giovedì 18 gennaio 2018

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani – 18-25 gennaio 2018 - Primo giorno

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 
– 18-25 gennaio 2018 - 

Si celebra dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. “Potente è la tua mano, Signore (Es 15,6)” è il tema di quest’anno. Per redigere il sussidio che accompagna il cammino, a cura della Società Biblica, sono state scelte le chiese dei Caraibi.

La Presentazione del fascicolo italiano porta le firme di monsignor Ambrogio Spreafico, Presidente della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo della CEI, del Pastore Luca Maria Negro, Presidente Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e del Metropolita Gennadios, Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta ed Esarca per l’Europa Meridionale.

“Siamo in un mondo difficile – vi si legge – , dove la violenza delle guerre, del terrorismo, della criminalità, la violenza e l’ingiustizia nei confronti dei poveri segnano la vita di tanti. Non si può rimanere indifferenti, come se l’abisso del male non toccasse le nostre comunità. Soprattutto nelle nostre chiese dell’Europa occorre risvegliare la coscienza della forza del male e mettersi in ascolto del grido dei poveri e anche del grido di dolore della nostra madre terra, violentata e inquinata dagli interessi di pochi”.

Il testo del sussidio è disponibile sul sito dell’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

Primo giorno

Amate lo straniero come voi stessi. Ricordatevi che anche voi siete stati stranieri in Egitto

Levitico 19, 33-34 Dovete amare lo straniero come voi stessi
Salmo 146 [145], 1-10 Il Signore protegge lo straniero
Ebrei 13, 1-3 Ci furono alcuni che, facendo così, senza saperlo ospitarono degli angeli
Matteo 25, 31-46 Ero forestiero e mi avete ospitato nella vostra casa


Dopo essere diventata la prima “Indipendent Black Republic” Haiti estese ospitalità ad altri popoli schiavi alla ricerca della libertà. I tempi recenti hanno portato severe difficoltà economiche agli haitiani, molti dei quali hanno dovuto lasciare le loro case affrontando viaggi pericolosi nella speranza di una vita migliore. In molti casi hanno trovato inospitalità e barriere legali. Il Consiglio delle chiese dei Caraibi si è impegnato nella difesa contro queste nazioni che stanno restringendo o privando gli haitiani del diritto di cittadinanza.

Commento

Dietro alle istruzioni della Legge che il popolo di Dio deve essere ospitale con lo straniero che vive con loro, si trova il ricordo degli Israeliti di essere stati stranieri nella terra d’Egitto.

La memoria del proprio esilio aveva il compito di suscitare empatia e solidarietà verso gli esiliati del loro tempo e gli stranieri. Come Israele, la nostra comune esperienza cristiana dell’azione salvifica di Dio procede di pari passo con il ricordo dell’alienazione e dell’estraneamento – nel senso di estraneamento da Dio e dal suo regno. Il ricordare cristiano ha implicazioni etiche. Dio ha ricostituito la nostra dignità in Cristo, e ci ha resi cittadini del suo regno, non perché avessimo fatto qualcosa per meritarlo, ma per un suo libero dono di amore. Anche noi siamo chiamati a fare altrettanto, liberamente e motivati dall’amore. L’amore cristiano significa amare come il Padre, quindi riconoscere e dare dignità, e aiutare a portare guarigione nella famiglia umana ferita.

Preghiera

O Dio eterno,
Tu non appartieni ad alcuna cultura né ad alcuna terra, ma sei Signore di tutte,
tu ci chiami ad accogliere tra noi lo straniero.
Aiutaci con il tuo Spirito
a vivere come fratelli e sorelle,
accogliendo tutti nel tuo nome,
e vivendo nella giustizia del tuo regno.
Te lo chiediamo nel nome di Gesù. 
Amen.

Inno The Right Hand of God (La mano di Dio)

La mano di Dio
semina la terra;
essa pianta semi di libertà, speranza e amore.
In ogni terra e in ogni popolo
lasciamo che i bimbi si prendano per mano
e siano una cosa sola nella mano di Dio.