domenica 12 novembre 2017

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n.52/2016-2017 (A) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo:  
Mt 25,1-13 





La pagina del Vangelo di questa XXXII Domenica del T.O. è una bellissima allegoria, una metafora della esistenza umana in termini di salvezza o di perdizione. Tutta la nostra vita è un vegliare ed un operare per essere in grado di riconoscere lo Sposo che viene a visitarci. Il brano non vuole certamente metterci paura ma piuttosto responsabilizzarci sul quotidiano, unica realtà che viviamo, luogo dove poter acquistare l'olio che ci consente di entrare al banchetto di nozze dell'Agnello.
 "La salvezza o la perdizione eterna dipende esclusivamente da quello che, hic et nunc, liberamente facciamo" (cit.). Stoltezza è rimanere a corto di olio, rifiutarsi cioè di amare i fratelli con lo stesso amore con il quale siamo amati dal Padre, spesso dimentichi di essere fiaccole accese al roveto ardente del Cristo, fiamma che brucia le scorie di un'esistenza spesa sovente a servire solo noi stessi, che ci illumina fino a trasfigurarci e che ci fa passare dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita. L'olio lo possiamo acquistare solo in questa vita, dopo è impossibile, ed è lo Spirito Santo, la nostra risposta all'amore di Dio che ci viene donato perché amiamo i fratelli. Chi vive senza amore, ha fallito e perde la vita. Chi la perde per amore, la guadagna.