lunedì 20 novembre 2017

La 1ª Giornata mondiale dei poveri di Papa Francesco: « Benvenuti a tutti! Prepariamoci per questo momento insieme. Ognuno di noi con il cuore pieno di buona volontà e di amicizia verso gli altri, per condividere il pranzo augurandoci il meglio gli uni agli altri» (cronaca, foto, testo e video)


 GIORNATA MONDIALE DEI POVERI 
 XXXIII Domenica del Tempo Ordinario, 19 novembre 2017 


Domenica 19 novembre 2017 è stata celebrata per la prima volta la giornata mondiale dei poveri, istituita da Papa Francesco esattamente un anno fa, a conclusione del Giubileo della MisericordiaUna giornata di festa con i poveri, tutta dedicata a loro, non solo in Vaticano ma in tutto il resto del mondo. 

Papa Francesco ha celebrato nella basilica vaticana  stracolma, settemila le persone, la maggior parte delle quali poveri, migranti, senzacasa, persone in difficoltà. E accanto a loro i tanti volontari che, anche lontano dai fari mediatici di questa giornata, ogni giorno prestano il loro servizio accanto a chi è in difficoltà. Le sue parole sono state un nuovo appello a non cadere nella "indifferenza", a "non girarsi dall'altra parte" e neanche a "sdegnarsi di fronte al male senza fare nulla". Perché non basta essere in regola, "non fare nulla di male", "Dio non è un controllore in cerca di biglietti non timbrati" ma misurerà in base a quanto ciascuno è capace di dare agli altri. E allora i poveri sono per tutti una occasione di conversione, "sono il nostro passaporto per il paradiso". 


Al termine della Santa Messa il pontefice dal suo account Twitter @Pontifex lancia un nuovo tweet 

Alle 12, come tutte le domeniche, si affaccia per la recita dell'Angelus



Qualche minuto prima delle 13 Papa Francesco è arrivato nell'Aula Paolo VI, quando entra è un tripudio di entusiasmo: chi lo abbraccia, chi lo bacia, chi chiede di farsi una foto con lui. Il Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, mons. Rino Fisichella, il 'registà di questa giornata, fatica a contenere i gesti di affetto per il pontefice. Francesco ha per tutti una parola, una carezza, un sorriso.





L’«Aula Paolo VI», la grande sala progettata da Pier Luigi Nervi utilizzata per le udienze papali o tutt’al più per concerti, è stata trasformata in una sala da pranzo, con centocinquanta tavoli, ognuno dei quali con dieci posti. Le tavolate sono tonde, apparecchiate in maniera elegante ma sobria. Francesco condivide il pranzo sedendo a uno dei tavoli, un po’ più grande degli altri, con una ventina di persone.


Le parole del Papa prima del pranzo:

Benvenuti a tutti!
Prepariamoci per questo momento insieme. Ognuno di noi con il cuore pieno di buona volontà e di amicizia verso gli altri, per condividere il pranzo augurandoci il meglio gli uni agli altri.
E adesso preghiamo il Signore che benedica: benedica questo pasto, benedica coloro che lo hanno preparato, benedica tutti noi, benedica i nostri cuori, le nostre famiglie, i nostri desideri, la nostra vita e ci dia salute e forza. Amen.

Una benedizione anche a tutti quelli che sono nelle altre mense in giro per Roma, perché Roma oggi è piena di questo [evento]. Un saluto e un applauso a loro da qui!


Sulla tavola apparecchiata i commensali hanno trovato una confezione di cioccolatini.
Il menù, preparato dal ristorante «Al Pioppeto» di Sergio Dussin, prevede gnocchetti sardi padellati con pomodoro, olive e formaggio «Collina Veneta», bocconcini di vitello con verdure, polenta e broccoli di Bassano, tiramisù alla veneta, acqua, aranciata e caffè. 

Il pranzo è stato animato dalla Banda della Gendarmeria vaticana e dal coro «Le Dolci Note», composto da bambini e ragazzini dai 5 ai 14 anni. 

Gli altri ospiti romani del Papa si trovano presso mense, seminari e collegi cattolici di Roma (Pontificio Collegio Americano del Nord, Collegio apostolico leoniano, mense del Circolo San Pietro, mensa Caritas Roma, Comunità di Sant’Egidio, Pontificio Seminario Romano Minore, Pontificio Ateneo Regina Apostolorum) per partecipare anche loro a un pranzo festivo.


















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