domenica 29 ottobre 2017

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n.50/2016-2017 (A) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: 
Mt 22,34-40



Per i farisei, i fedeli custodi della Torah, che per l'ennesima volta tentano Gesù per farlo cadere nella loro trappola, il comandamento più grande, il Kelal Gadol ba-Torah, è l'osservanza del Sabato, quello che anche Dio osserva (Gen 2,1-3). Gesù invece risponde che è l'amore "il compimento di tutta la Legge"(Rm 13,10), che amare fa di noi creature realmente plasmate ad immagine di Dio (Gen 1,27), vero tempio santo della sua Shekinà, poiché "Dio è Amore!"( 1Gv 4,8). Il comandamento sembra duplice perché richiama due versetti distinti di due libri differenti della Torah, che Gesù unisce e dichiara simili e fonte di ogni altra norma (Dt 6,5 e Lv 19,18), ma in realtà è uno solo, perché soltanto amando Dio nel volto di tutti i fratelli possiamo amare veramente e dirci suoi figli. L'amore per Dio e per l'uomo, per ogni uomo, è ciò che caratterizza, qualifica e distingue quanti credono in Gesù. Infatti "noi amiamo perché Egli ci ha amati per primo. Se uno dicesse: "Io amo Dio!"  e odiasse suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede" (1Gv 4,19-20)