domenica 15 ottobre 2017

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n.48/2016-2017 (A) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino

Vangelo: 
Mt 22,1-14 











Questa parabola è uno sviluppo di quella della Domenica precedente e serve a rammentarci che quanto compiuto da Israele può compierlo purtroppo anche la Chiesa. "E' un richiamo alla responsabilità: fare parte del popolo di Dio, non era, non è, e non sarà mai un talismano di salvezza"(cit.). Non basta dire: "Abbiamo Abramo per padre" o gridare: "Signore, Signore !" per avere la salvezza. E' necessario riconoscersi peccatori omicidi come i nostri padri, prendere coscienza di essere come il fico sterile, ricoperti di belle foglie ma incapaci di produrre frutto. Avere risposto alla chiamata non ci introduce automaticamente nella salvezza.
Salvati sono coloro che scelgono di rispondere in piena libertà alla chiamata non a parole, ma con i fatti e nella verità. La vesta nuziale è quella di chi, sapendosi infinitamente perdonato, a sua volta sempre perdona, la veste di coloro che scoprono di essere amati ed amano gli altri e l'Altro con lo stesso, identico amore. E' quella del Figlio obbediente al progetto del Padre fino alla morte per amore; la veste nuziale che ci viene consegnata sotto la croce (27,35), ci riveste di Lui e ci permette di prendere parte, senza vergogna, al banchetto della vita