Omelia p. Alberto Neglia
- XXIX Domenica del Tempo Ordinario (A) -
22/10/2017
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto
... Mostratemi la moneta del tributo... c'è la famosa risposta di Gesù: "Rendete, consegnate direi, a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio." Cosa vuol dire Gesù? Di fronte a questa trappola Gesù fa un chiarimento. Gesù ci sta dicendo che noi non siamo cittadini dell'altro mondo, noi siamo cittadini di questo mondo, per cui in una società organizzata legalmente, che offre alcuni servizi, tu sei tenuto a contribuire a questi servizi, partecipando anche tu alle spese, questo ci sta dicendo Gesù: voi non siete degli anarchici che state tra il cielo e la terra, voi dovete stare all'interno di questo mondo, ci dovete vivere come tutti gli altri all'interno di questo mondo, per cui se ricevete dei servizi, contribuite anche voi a pagare le vostre tasse, perché ... i servizi che vengono resi devono essere per tutti non solo per una classe privilegiata ...
Però consegnate a Dio quello che è di Dio. E cos'è di Dio? Guardate, loro presentano il denaro con l'immagine di Cesare, ognuno di noi porta nel proprio cuore l'immagine di Dio, noi siamo stati creati tutti ad immagine di Dio, questo ci dice la prima pagina della Bibbia, e portiamo nel nostro cuore il volto di Dio, allora dobbiamo far crescere questo volto Dio, questa dignità grande che il Signore ci ha donato, la dobbiamo far crescere dentro di noi e consegnarla unicamente a Dio, perché Lui non ci rende schiavi, e non svendete a nessuno la vostra dignità di uomini, questo ci sta dicendo Gesù. Nessuno può diventare l'idolo della vostra società a cui voi consegnate la vostra dignità, la vostra libertà, le vostre capacità di scegliere, di decidere, queste le dovete conservare sempre, animati, abitati dalla presenza di Dio ...
Questo ci sta dicendo Gesù, quindi stare nella società con la capacità che è di Dio, di amare tutti ... Allora da uomini liberi, abitati dalla presenza di Dio, animati dal volto di Gesù, costruite un mondo diverso in cui, con profonda libertà riconoscete che anche nel volto dell'altro c'è il volto di Dio, crescete tutti come fratelli, aiutatevi come figli di Dio e fratelli tra di voi...
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