venerdì 27 ottobre 2017

“Lettera aperta” a papa Francesco: “Grazie! Noi condividiamo il tuo sogno, non deviare dal percorso intrapreso. Noi preghiamo sempre per te!”


In questi giorni sta raccogliendo firme in tutto il mondo una lettera aperta a papa Francesco (partita dalla Repubblica Ceca, dall’Austria, dalla Germania, dalla Società europea per la ricerca teologica).
 
Di seguito la versione italiana:

Stimatissimo Papa Francesco.

Le Sue iniziative pastorali e la loro motivazione teologica sono attualmente oggetto di un veemente attacco da parte di un gruppo all'interno della chiesa.

Con questa lettera aperta vogliamo esprimere il nostro ringraziamento per la Sua guida ecclesiastica coraggiosa e teologicamente fondata.

In breve tempo è riuscito a riformare la cultura pastorale della chiesa cattolica collegandosi alla sua origine in Gesù. Gli uomini feriti, la natura ferita sono nel Suo cuore. Lei vede la chiesa come un ospedale da campo, ai margini della vita. La Sua preoccupazione è per ogni singolo uomo, amato da Dio. L'ultima parola nel rapporto con gli uomini non è la legge ma la compassione. Dio e la sua misericordia caratterizzano la cultura pastorale che Lei richiede alla chiesa. Lei sogna una chiesa madre e pastora. Noi condividiamo questo sogno.

Le chiediamo di non deviare da questo percorso iniziato e Le assicuriamo il nostro sostegno e la nostra preghiera continua.

Tutti possono firmare questa lettera

Scrivono alcuni tra i primi firmatari:
Tomáš Halík, filosofo e teologo ceco, vincitore del Premio Templeton nel 2014: 
«Io vivo in una parte del mondo fortemente secolarizzata, dove la figura tradizionale della Chiesa spesso rassomiglia a “una valle di ossa aride” (Ezechiele). Qui la voce profetica di papa Francesco sparge uno spirito rinnovato e una speranza in molte menti e cuori».
Charles Taylor, filosofo: 
«Sì, il mio entusiasmo per papa Bergoglio nasce dalla sua posizione coraggiosa che veramente mette il Vangelo al centro del suo insegnamento e che significa insegnarci a uscire fuori a quanti sono nel bisogno».
Chista Schnabl, Direttrice dell'Università di Vienna: 
«Papa Francesco è un collegamento veramente vitale tra l'origine biblica, la Chiesa come istituzione e le persone con le loro sfide di oggi. La Chiesa ha bisogno di questo impulso papale per essere vera e orientata al futuro».
Dom Erwin Krautler, vescovo cattolico a Xingu (Parà, Brasile): 
«I poveri, gli indigeni, gli esclusi in Brasile ringraziano ogni giorno Dio per papa Francesco che conosce da vicino la realtà latino-americana e ha un cuore così sensibile e fraterno per il popolo delle periferie esistenziali della società».
David Steindl-Rast, monaco benedettino, fondatore del Centro di studi spirituali interreligiosi: 
«Il cuore parla al cuore, dice Sant’Agostino. E poichè tu, papa Francesco, parli con il cuore, raggiungi i cuori della gente di diverse tradizioni. Grazie per il tuo cuore veramente cattolico, capace di abbracciare tutti».
Kevin Dowling, Vescovo di Rustenburg, Sudafrica: 
«Io ti ringrazio per la tua solida e profetica leadership della Chiesa che ci chiama a “uscire fuori” alle periferie. Tu sei un ispirazione per me e io ti do il mio totale appoggio e profondo affetto».
Gerda Schaffelhofer, Presidente dell'Azione Cattolica dell'Austria: 
«Papa Francesco è la partenza tanto attesa della Chiesa, che si lega al Vangelo e alla buona novella della misericordia di Dio vissuta in modo credibile al giorno d'oggi. Per me è un dono dello Spirito Santo».
Jacqueline Keune, teologa, coordinatrice del movimento svizzero di base: 
«Un Papa che distribuisce sacchi a pelo ai senzatetto e istala docce per loro fuori dalla sua porta di casa, lava i piedi ai detenuti e come primo viaggio va a Lampedusa, era proprio impensabile...».
Susanne Schmid, medico: 
«Il Papa dice semplicemente "buona sera" e vive nella pensione (ndr. Santa Marta). Non predica sola la carità, ma è credibile perché la vive. Non è un dogmatico o teologo, ma un fedele seguace di Gesù Cristo. Speranza per il rinnovamento della Chiesa Cattolica».
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