venerdì 20 ottobre 2017

#iodonofiducia: l'esperimento sociale contro la povertà - Cosa avrei fatto se avessero fermato me? Avrei preso per mano la bambina sedendomi con lei su quella panchina?

Esperimento sociale contro la povertà 2017 – #iodonofiducia


Sulla carta, probabilmente, nessuno di noi si definirebbe mai “insensibile” al tema della povertà.

Barbara, una mamma in difficoltà che non lavora da un anno. Miranda, sua figlia, una bambina di soli 9 anni che è costretta ad assistere alla disperazione e “umiliazione” della madre. La strada e degli sconosciuti ai quali chiedere un aiuto concreto.

Sono questi gli elementi del nuovo esperimento sociale che abbiamo realizzato per “Io Dono Fiducia” la campagna di sensibilizzazione sul tema della povertà in Italia, nuova piaga sociale degli ultimi anni.


Cosa succede agli italiani di fronte a una richiesta di aiuto concreto da parte di una mamma in difficoltà? Come reagiscono se una mamma esasperata arriva a fare una richiesta improbabile/apparentemente folle per uscire dal circolo della povertà?

Per cercare le giuste risposte abbiamo realizzato un nuovo esperimento sociale, che mette a nudo la spontaneità e le reazioni delle persone anche di fronte a un tema che allontana: la povertà in Italia, nei panni femminili e in quelli di un bambino. Ricordiamo che nel nostro Paese 1 bambino su 8 vive in povertà assoluta. In Italia a 1 bambino su 8 viene negato il diritto di esser bambino. Le loro mamme faticano a trovare lavoro. Da qui nasce il nome della campagna “Io Dono Fiducia” appunto, perché per offrire un’opportunità di riscatto a una persona precipitata nella povertà, può bastare regalare un po’ di fiducia.

Perché “uscire dalla povertà” e dal disagio significa ricominciare a nutrire fiducia in se stessi e nelle proprie capacità: per poter trovare un lavoro dopo averlo perso, per riallacciare i legami familiari deteriorati dallo sconforto e dall’incertezza economica e sociale, per ritrovare speranza e opportunità nel rapporto con “l’altro” e con la collettività. E proprio per questo, “donare fiducia” significa consentire a chi ha perso tutto di riappropriarsi in primo luogo dei propri valori. Significa dare, attraverso un gesto piccolissimo, una spinta decisiva a quella voglia e a quel bisogno di non arrendersi che caratterizzano la maggior parte delle famiglie colpite dalla povertà, soprattutto quando al loro interno ci sono bambini e ragazzi. Perché per rimettersi in moto c’è bisogno soprattutto di una chance, di un’opportunità sui cui fare leva e dalla quale far iniziare il cambiamento. Per ripartire, c’è bisogno di fiducia.

La richiesta che viene fatta nel nostro esperimento sociale è tanto semplice quanto insolita. Le reazioni sorprendono. Ma ora veniamo a te. A te che stai leggendo. A te che sei il passante veloce e un po’ distratto di una piazza. A te che sei il destinatario di una richiesta di aiuto che vale una vita.


Cosa avresti fatto se Barbara ti avesse fermato? Avresti preso per mano Miranda? Ti saresti seduto su quella panchina con lei? Pensaci. 
Quello che abbiamo voluto mettere in scena non è una situazione così lontana dalla realtà. Oggi, in Italia, 2 milioni 458mila donne vivono in povertà e hanno bisogno di fiducia e di un gesto concreto.

#iodonofiducia: l'esperimento sociale contro la povertà
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(fonte: L'Albero della Vita)