sabato 19 agosto 2017

Papa Francesco è fuori dalla tradizione? di Santino Coppolino


Papa Francesco è fuori dalla tradizione? 
di Santino Coppolino


Le innovazioni nella prassi e nei discorsi di Papa Francesco hanno provocato una risposta veemente nei gruppi più conservatori e tradizionalisti della Chiesa Cattolica. Sono "scandalizzati" dalla franchezza del suo linguaggio, dalla sua sincerità che riconosce errori e orrori nella Chiesa, denunciando il rampantismo e l'arrivismo di tanti, troppi prelati, qualificando come "lebbra" il loro modo di fare e di intendere il servizio nella Chiesa. Ciò che invece veramente "scandalizza" è la scelta fatta di mettere al primo posto la 'Charitas', la misericordia, la tenerezza, il dialogo, di porre l'uomo sul gradino più alto dei valori, e solo dopo la dottrina e le discipline ecclesiastiche. Più e più volte, e fin dal principio del suo pontificato, Papa Francesco è stato attaccato con veemenza dai gruppi ecclesiali più retrivi e reazionari Alcuni fra questi più tradizionalisti in America Latina, si rivolgono a Dio "per il bene della Chiesa" (la loro) con preghiere di questo tipo: 
"Signore, ti preghiamo per Papa Francesco: illuminalo o eliminalo!". 
Chi conosce un po' di Storia della Chiesa  ricorderà come non pochi sono stati i Pontefici cosiddetti "scomodi" rimossi in modo violento e spesse volte uccisi. Una fra le tante critiche mosse a Francesco da questi gruppi è quella dell'apertura al dialogo nei confronti degli omosessuali, delle coppie di fatto e dei divorziati risposati, appellandosi al catechismo di San Pio X. Questi "paladini della purezza della fede", che attaccano e minacciano chiunque si apra al dialogo con queste persone, dimenticano che, nello stesso catechismo, tanto spesso da loro evocato, tra i peccati mortali vi sono anche e soprattutto: l'omicidio volontario, l'oppressione dei poveri, il defraudare la giusta paga a chi lavora. Questi "super cattolici" mai hanno bandito crociate contro quanti si macchiano di questi delitti, né quando sono compiuti dalle losche trame delle varie mafie, tanto meno contro le più subdole stragi di stato. E' evidente che questo apparente rigore è solo una menzogna, un pretesto di potere. Altra critica mossa a Papa Francesco è la dissacrazione e la secolarizzazione della figura del Papa. Questi fedelissimi "guardiani dell'ortodossia" ignorano però - a mio avviso volontariamente - che la tradizione cui loro fanno riferimento, ha poco a che fare con Gesù e con lo stile di vita degli Apostoli, ma molto col paganesimo, con lo stile degli imperatori romani o dei principi rinascimentali, un processo di paganizzazione e mondanizzazione della Chiesa come istituzione gerarchica. Quanti si richiamano alla tradizione rituale che circonda la figura del Papa, insistono su qualcosa che nulla ha a che vedere con i valori evangelici (questi sì, non negoziabili) e la prassi di Gesù. Papa Francesco sta tentando di ricondurre la Chiesa dentro l'alveo della vera Tradizione, della Tradizione più antica, quella di Gesù e delle prime comunità. I tradizionalisti invece - intenzionalmente - la ignorano, situandosi più vicini allo stile di palazzo di un imperatore che alla stalla di Betlemme o alla bottega dell'artigiano di Nazareth. Essi sono smascherati proprio dalla prassi di Gesù, dai suoi insegnamenti, dalla sua Parola, dalla sua povertà, dalla sua semplicità, dalla sua umiltà, dal suo farsi "duolos", servo/schiavo dei fratelli (cfr.Lc 22,25-26).  Papa Francesco parla e vive a partire da questa originaria e più antica Tradizione, quella di Gesù e degli Apostoli, ed è questo il motivo per cui la sua persona ed il suo papato destabilizzano.

Vedi anche il post già pubblicato:
Papa Francesco, che “delusione”! di Alberto Maggi