domenica 18 giugno 2017

Omelia di p. Aurelio Antista (VIDEO) - 18.06.2017 - Solennità SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO


ESSERE UNA COMUNITÀ, PERSONE, CREDENTI CHE VIVONO UNA VITA EUCARISTICA

Omelia di p. Aurelio Antista


Solennità
 SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO -
18.06.2017


Fraternità Carmelitana 
di Barcellona Pozzo di Gotto


… Per noi ricevere l’Eucarestia ogni domenica, da una parte ci fa crescere nella comunione e nell’intimità con il Signore e dall’altra parte ci responsabilizza, ci impegna a diventare uomini e donne costruttori di comunione, di unità... in ogni ambito a partire proprio dall'ambito più intimo per ciascuno di noi, a partire dalla famiglia… ci impegna ad essere segno di Lui, segno di Lui che si è speso per gli altri, segno del Signore che si è fatto dono a tutti.
Nella pagina del Vangelo di oggi Gesù ci invita a mangiare la sua carne a bere il suo sangue, cioè ci invita a nutrirci di Lui … significa assumere il suo stile di vita, fare nostre le sue logiche, il suo modo di pensare, il suo modo di stare in questo mondo, il suo modo di relazionarci con gli altri… cioè diventare una solo cosa con Lui...
Nutrirci della Parola e del Corpo del Signore ci porta a fare nostro il suo amore appassionato per questo mondo … ci porta a servire i piccoli e gli ultimi della storia, ci porta ad essere sensibili verso i problemi degli altri, per esempio ad essere sensibili di fronte a questa emergenza planetaria della migrazione, di popoli interi che si mettono in cammino in fuga dalle loro terre di fame, terre che noi abbiamo affamato, abbiamo sfruttato, … allora solidarizzare, accogliere, essere vicini e sensibili a questi nostri fratelli significa davvero vivere quell’appartenenza al Signore e diventare ed essere come Lui amanti di questo mondo così come lo è Lui ...
Il Signore ci dice di non essere soltanto comunità che celebrano il rito dell'Eucarestia, ci dice di essere comunità. persone, credenti che vivono una vita eucaristica, cioè che fanno della propria vita un servizio d'amore a Dio e ai fratelli ...

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