Con una lettera ai sacerdoti palermitani, padre Giovanni Salonia, il frate cappuccino di 69 anni, direttore della Scuola di specializzazione in psicoterapia della Gestalt, responsabile della formazione permanente per la Provincia cappuccina di Siracusa, nominato il 10 febbraio da papa Francesco vescovo ausiliare di Palermo, annuncia, dopo le calunnie di cui è stato fatto oggetto, la rinuncia all'incarico che lo avrebbe posto al fianco dell'arcivescovo Corrado Lorefice.
Non ci sarà, dunque, l'ordinazione episcopale, in programma entro il 10 maggio.
Di seguito il testo integrale della lettera
“Confratelli dellArcidiocesi di Palermo,
Vi scrivo per comunicarvi che consegno nelle mani del Santo Padre la rinunzia alla mia consacrazione come vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi.
Avevo accettato in spirito di servizio ecclesiale questo impegnativo e delicato ufficio, a cui, in modo imprevisto e inaspettato, ero stato chiamato. Tale nomina, mentre in tanti aveva suscitato sentimenti di gioia e di speranza, in qualcun altro ha provocato intensi sentimenti negativi, con attacchi nei miei confronti infondati, calunniosi e inconsistenti, ma che potrebbero diventare oggetto di diverse forme di strumentalizzazione, anche di tipo mediatico. Iniziare un servizio ecclesiale in un tale clima mi avrebbe sottratto energie e serenità nel portare avanti il ministero a cui ero chiamato e, ancor più, avrebbe turbato la serenità e la gioia della comunità ecclesiale. Per tali ragioni, con la libertà interiore di chi mette in secondo piano i propri diritti pur di servire la Chiesa e con lo stesso amore ecclesiale con cui avevo accettato la nomina, ho deciso di rinunciare alla consacrazione episcopale. Non voglio in alcun modo che l’esercizio del mio ministero possa essere inquinato. Rassicuro coloro che potrebbero restare delusi della mia rinuncia: conservo viva e intatta la disponibilità a collaborare sempre, per quel che può essere utile, alla «edificazione del corpo di Cristo» (Ef 4,12) che è la Chiesa. Ringrazio il Vostro Pastore, don Corrado, per la stima e l’affetto dimostratimi: sarebbe stato proficuo lavorare insieme per il bene della Chiesa e di tante anime bisognose di supporto spirituale e umano. Certamente collaborerò con il suo servizio pastorale mediante la preghiera e la chiamata all’aiuto apostolico.
I sentimenti di affetto che, o per previa conoscenza o per una forma di naturale a priori pastorale, nutro nei vostri confronti, resteranno nel mio cuore e li presenterò al Signore. Desidero ringraziare, in modo particolare, voi presbiteri di codesta Arcidiocesi, che avete accolto con gioia l’indicazione della mia nomina. A tutti rinnovo i miei sentimenti di stima e i miei auguri.
Per parte mia, voglio entrare in un clima di silenzio e di riflessione. Chiedo allo Spirito di farmi comprendere la volontà del Padre in questa misteriosa vicenda e di concedermi la grazia di perdonare quanti si sono dimostrati a me avversi. Sarò grato a tutti coloro che custodiranno questa dolorosa vicenda nella preghiera, facendo emergere i dati di verità e di umanità in essa celati.
La Vergine Maria, che è di tutti Madre, ci indichi la strada sempre difficile della verità e della fraternità e custodisca i nostri cammini personali ed ecclesiali.
Vi auguro un Tempo Pasquale di speranza! In particolare mi rivolgo a coloro che vivono situazioni di sofferenza.
Chiedo al Pastore della vostra diocesi e a voi tutti una benedizione e una preghiera, mentre vi auguro ogni bene nella forza dello Spirito”.
Modica, 18 aprile 2017
Padre Giovanni Salonia
Ora e più di prima siamo decisamente solidali con il nostro confratello f. Giovanni. Rispettiamo e apprezziamo l'eleganza con cui ha rinunciato ad un suo diritto per il bene e la serenità della comunità ecclesiale. Al Santo Padre Francesco e a don Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, va, in questo triste momento, la nostra filiale vicinanza e la nostra preghiera. Il Ministro generale fr. Mauro Jöhri ha manifestato la Sua solidarietà e rinnovato l’apprezzamento Suo e di tutto l’Ordine al caro f. Giovanni, vescovo. Molteplici e continuate sono inoltre le attestazioni di stima e di vicinanza.
Invierò lettera simile alla presente a tutti i ministri provinciali cappuccini d’Italia per metterli a conoscenza degli eventi e delle motivazioni. Noi che conosciamo bene f. Giovanni e ne testimoniamo il suo amore generoso per la Chiesa, il suo spirito di fraternità, di minorità e di servizio, la sua rettitudine e onestà, con la presente rinnoviamo l’affetto più caro e la grande stima che sempre abbiamo nutrito per lui. ...
Leggi il testo integrale della lettera di solidarietà del ministro provinciale dei Cappuccini di Siracusa (pdf)