IL SOGNO DELLA
COSTITUZIONE ITALIANA
I 70 anni della Repubblica interpellano i cristiani
n. 1/2017
(n.76)
TRACCE DI SPIRITUALITÀ
A CURA DEI CARMELITANI
EDITORIALE
La Costituzione italiana compie 70 anni. Rispetto ad altre Costituzioni può ritenersi un testo recente. Il motivo che ci spinge ad interessarci di essa non è certamente legata alla celebrazione dell’anniversario, quanto piuttosto nel riconoscere in essa, da credenti, la presenza di valori dal sapore evangelico, quali la centralità della persona, la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà, la responsabilità.
Accogliere il dono della Costituzione è accogliere un progetto di paese, che oggi non sembra trovare orecchie attente e disponibili. É un progetto fondato non tanto sulla competizione e sull’individualismo, ma sul riconoscimento della persona umana, che precede la stessa esistenza dello Stato, e sulla responsabilità di costruire una convivenza civile, che sia pluralista ed inclusiva e non centralista ed escludente.
In essa, infatti, in particolare, nella prima parte, a partire dalla centralità della persona umana, viene sottolineata l’uguaglianza dei cittadini senza distinzione di sesso, di razza di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali e personali.
La persona, evidenzia la Costituzione, oltre la singolarità, dice relazione e quindi richiama alla partecipazione responsabile e alla solidarietà. Si tratta di riconoscere non solo la propria dignità, ma di valorizzarla anche nella persona di ogni altro essere umano. Questo riconoscimento si fa impegno responsabile perché ad ognuno venga garantito la libertà, il lavoro, l’alloggio, l’istruzione, la sanità.
Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge e quindi a tutti deve essere offerta la possibilità di poter sviluppare la loro personalità sul piano economico, sociale, culturale e religioso. L'importanza e l'attualità di questi principi è facilmente intuibile nel campo della tutela delle minoranze, dei lavoratori, delle donne, dei diversamente abili, ed oggi in modo speciale nel rispetto dovuto alla persona degli immigrati, quale che sia il loro stato giuridico di cittadinanza.
Riappropriarsi continuamente dei principi ispirativi della nostra Carta fondamentale, promuoverne la piena conoscenza e realizzazione, scriveva G. Dossetti, è una sfida e un compito, perfino una missione, cui tutti i cittadini sono chiamati, senza distinzioni ed eccezioni di sorta.
La monografia del presente quaderno si colloca in questo orizzonte, riflettendo “a più voci” su alcuni valori fondamentali della Costituzione italiana.
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