Bimba sbarca da sola a Lampedusa, dopo 5 mesi riabbraccia la mamma a Palermo
Camara Zeinabou, 31 anni, è atterrata all'aeroporto Falcone Borsellino con un volo proveniente da Tunisi. Grazie alle Ong ha scoperto che la piccola Oumoh era in Sicilia. L'ispettrice della Questura di Agrigento Maria Volpe l'ha aiutata a ottenere il passaporto per l'Italia
Dopo 5 mesi la piccola Oumoh, bimba ivoriana arrivata da sola a Lampedusa, ha potuto abbracciare la sua mamma. Camara Zeinabou, 31 anni, è atterrata stamattina all'aeroporto Falcone Borsellino con un volo proveniente da Tunisi. Ad accoglierla sottobordo, con un abbraccio e un mazzo di fiori, l'ispettrice della Questura di Agrigento Maria Volpe, che in questi mesi si è occupata di Oumoh e aiutato la sua mamma ad ottenere il passaporto per l'Italia. Con lei anche i vertici della Gesap, la società che gestiste l'aeroporto, Fabio Giambrone e Giuseppe Mistretta.
LA STORIA - Zeinabou è scappata dal suo Paese, la Costa d'Avorio, per evitare che sottoponessero la figlia all'infibulazione. Ha raggiunto la Tunisia dove ha consegnato la piccola ad un'amica ed ha fatto ritorno a casa per prendere delle cose. Poi è tornata in Tunisia ma Oumoh e l'amica a cui l'aveva lasciata non c'erano più. Si era imbarcate per Lampedusa. La 31enne però non sapeva dove fossero. Solo dopo aver chiesto aiuto alle Organizzazioni non governative tunisine è riuscita a scoprire che la bambina stava bene ed era in Sicilia. L'ispettrice Volpe ha fatto il resto: si è impegnata in prima persona per permettere che oggi mamma e figlia si riabbracciasero recandosi nell'ambasciata ivoriana a Roma per sollecitare il rilascio dei documenti necessari per l'ingresso in Italia della trentunenne.
(fonte: PALERMOTODAY)
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