giovedì 8 dicembre 2016

Religiosità popolare - Preghiere in dialetto - Sicilia: preghiere e rosario dedicati all'Immacolata



La religiosità popolare di tutte le regioni italiane è ricca di preghiere dialettali, espressione di una cultura religiosa tramandata oralmente di generazione in generazione, per lo più dai nonni ai nipotini.
L'era moderna, purtroppo, tende a cancellare questo patrimonio, infatti le suddette preghiere permangono quasi esclusivamente nei ricordi delle persone più anziane. 

Nei giorni scorsi Padre Gregorio Battaglia, della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto - ME - (che i nostri lettori sicuramente conoscono attraverso i post da noi pubblicati) ci chiedeva se fosse stato possibile  pubblicare una preghiera in dialetto siciliano ricordata da una persona anziana che sta attraversando un momento molto difficile, questa richiesta ci ha stimolati a promuovere nel periodo di Avvento la pubblicazione di questa forma di devozione appartenente al nostro patrimonio culturale estendendo l'invito ai nostri lettori di tutte le regioni italiane.

Ci farebbe molto piacere avere un riscontro positivo da parte dei nostri lettori, che pertanto invitiamo a inviare il loro contributo o con un messaggio privato in Facebook nella pagina "Quelli della Via" o scrivendo una email alla casella di posta di "Tempo Perso": 
tempo-perso@libero.it .
Vi chiediamo cortesemente di indicare, accanto alla versione dialettale, anche quella in lingua italiana e, nel caso ne foste a conoscenza, di corredarla di diversi particolari (ad esempio se veniva recitata in particolari periodi dell'anno o momenti della giornata, o se rivolta a qualche Santo per chiederne l'intercessione, o a qualunque altra informazione riteniate opportuno fornirci). 


Sarà nostra cura selezionare i suggerimenti, verificandone ovviamente i contenuti, e preparare i post ed anche uno Speciale, in continuo aggiornamento, in cui potere rintracciare con facilità tutte le preghiere.


Preghiere in dialetto
 Sicilia 

La Madonna Immacolata è la patrona di Palermo e di tutta la Sicilia, la devozione popolare è quindi molto sentita ed a Lei sono dedicati rosari e preghiere.

Rusariu di l’Immaculata Cuncizioni
(Rosario dell’Immacolata Concezione) 

Posta:
O Cuncetta Immaculata 
di li stiddi si curunata,
di la luna si firmata,
o Cuncetta Immaculata.
(O Concetta Immacolata
delle stelle sei incoronata,
della luna sei sostenuta,
o Concetta Immacolata.)

Grani: (per dieci volte)
E dicimila voti ladamu l’Immaculata,
l’Immaculata sia di lu Carmini Maria
(E diecimila volte lodata l’Immacolata,
l’Immacolata sia del Carmine Maria)

Preghiere all’Immacolata

Prima preghiera: 

Biniditta sia chidd’ura
ca nascisti, o gran Signura,
tutta pura ed illibata.
O Cuncetta Immaculata. 
(Benedetta sia quell’ora
che sei nata, o gran Signora,
tutta pura ed illibata,
o Concetta Immacolata.)

Seconda preghiera: 

Vui sula sacratissima Signura
fustivu senza macula Cuncetta,
lu munnu tinibrusu illuminastivu
quannu l’Ancilu Domini ricivistivu.
(Voi sola sacratissima Signora
siete stata concepita senza macchia,
il mondo tenebroso avete illuminato
quando l’Angelo del Signore avete ricevuto.)

(fonte: Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi
di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.) 

Salve Regina all’Immacolata

Diu vi salvi Riggina
e Signura Immaculata 
Vui siti l’avvucata 
di l’omu riu.
(Dio vi salvi Regina
e Signora Immacolata
Voi siete l’avvocata
dell’uomo reo.)

Iò Vi haiu offisu o Diu
tra li tanti gran piccati
Vui prestu a Diu priati
chi n’assolvissi.
(Io Vi ho offeso o Dio
tra i tanti gran peccati
Voi presto pregate Dio
che ci assolva.)

Chi Diu mi cuncidissi
chistu cori miu dulenti
chistu cori miu si penti
cerca perdunu.
(Che Dio mi conceda
questo cuore mio dolente
questo cuore mio si pente
cerca perdono.)

Gesù nun abbannuna
e costrinci u piccaturi
priati a lu Signuri
chi n’assolvissi. 
(Gesù non abbandona
e costringe il peccatore
pregate il Signore
che ci assolva.)

(fonte: A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta)



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