La religiosità popolare di tutte le regioni italiane è ricca di preghiere dialettali, espressione di una cultura religiosa tramandata oralmente di generazione in generazione, per lo più dai nonni ai nipotini.
L'era moderna, purtroppo, tende a cancellare questo patrimonio, infatti le suddette preghiere permangono quasi esclusivamente nei ricordi delle persone più anziane.
Nei giorni scorsi Padre Gregorio Battaglia, della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto - ME - (che i nostri lettori sicuramente conoscono attraverso i post da noi pubblicati) ci chiedeva se fosse stato possibile pubblicare una preghiera in dialetto siciliano ricordata da una persona anziana che sta attraversando un momento molto difficile, questa richiesta ci ha stimolati a promuovere nel periodo di Avvento la pubblicazione di questa forma di devozione appartenente al nostro patrimonio culturale estendendo l'invito ai nostri lettori di tutte le regioni italiane.
Ci farebbe molto piacere avere un riscontro positivo da parte dei nostri lettori, che pertanto invitiamo a inviare il loro contributo o con un messaggio privato in Facebook nella pagina "Quelli della Via" o scrivendo una email alla casella di posta di "Tempo Perso": tempo-perso@libero.it.
Vi chiediamo cortesemente di indicare, accanto alla versione dialettale, anche quella in lingua italiana e, nel caso ne foste a conoscenza, di corredarla di diversi particolari (ad esempio se veniva recitata in particolari periodi dell'anno o momenti della giornata, o se rivolta a qualche Santo per chiederne l'intercessione, o a qualunque altra informazione riteniate opportuno fornirci).
Preghiere in dialetto
Sardegna
Deus ti salvet, Maria
(Dio ti salvi Maria,)
chi ses de gratia plena:
(che sei piena di grazia:)
de gratias ses sa vena
(di grazie sei insieme fiume)
ei sa currente.
(e sorgente.)
Su Deus onnipotente,
(Il Dio onnipotente,)
cun tegus est istadu;
(con te è (sempre) stato;)
Pro chi t'hat preservadu
(perciò ti ha preservato)
Immaculada.
(Immacolata.)
Immaculada.
(Immacolata.)
Beneitta e laudada,
(Benedetta e lodata,)
subra a tottu gloriosa.
(sopra a tutti gloriosa.)
Mama, fiza e isposa
(Mamma, Figlia e Sposa)
de su Segnore.
(del Signore.)
subra a tottu gloriosa.
(sopra a tutti gloriosa.)
Mama, fiza e isposa
(Mamma, Figlia e Sposa)
de su Segnore.
(del Signore.)
Beneittu su fiore
(Benedetto il Fiore)
e fruttu de su sinu:
(che è frutto del tuo seno:)
Gesus, fiore divinu,
(Gesù fiore divino,)
Segnore nostru.
(Signore nostro.)
e fruttu de su sinu:
(che è frutto del tuo seno:)
Gesus, fiore divinu,
(Gesù fiore divino,)
Segnore nostru.
(Signore nostro.)
Pregade a Fizu ostru
(Pregate al Figlio vostro)
pro nois peccadores,
(per noi peccatori;)
chi tottu sos errores
(affinché tutti gli errori)
nos perdonet.
(a noi perdoni.)
pro nois peccadores,
(per noi peccatori;)
chi tottu sos errores
(affinché tutti gli errori)
nos perdonet.
(a noi perdoni.)
Ei sa gratia nos donet,
(La sua Grazia ci doni,)
in vida e in sa morte.
(in vita e nella morte.)
Ei sa diciosa sorte
in vida e in sa morte.
(in vita e nella morte.)
Ei sa diciosa sorte
(E la felice sorte)
in Paradisu.
(in Paradiso.)
Preghiera segnalata da Aldo Pintor; è forse la più classica e la più nota delle preghiere sarde e viene considerata l'Ave Maria dei Sardi.
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