Le Beatitudini riportate nei Vangeli di Matteo e Luca potremmo definirle, senza tema di errore, il cuore pulsante del Vangelo.
Una delle letture interpretative più belle di questi splendidi brani biblici la fa senz'altro il frate servita Alberto Maggi in un libro meraviglioso edito da Cittadella.
Una delle letture interpretative più belle di questi splendidi brani biblici la fa senz'altro il frate servita Alberto Maggi in un libro meraviglioso edito da Cittadella.
Purtroppo, sono ancora troppo pochi i cattolici che si fermano a riflettere sui testi delle Scritture su cui si fonda la loro fede. Da tempo, comunque, anche autori notoriamente laici come il recentemente scomparso Umberto Eco, hanno chiesto di inserire nei programmi scolastici anche l'insegnamento della Bibbia. Questo produrrebbe enormi benefici sia nel far conoscere meglio questi testi che comunque sono alla base della nostra cultura esattamente come le storie delle mitologie greca, ma inoltre la conoscenza dei testi biblici farebbe cadere tanti falsi bigattismi che purtroppo proliferano tra i credenti, appunto, perchè di fatto la Bibbia tra i fedeli non è conosciuta. La diffusione della conoscenza delle Scritture consentirebbe di capire meglio anche la nostra cultura italiana e europea, perchè sono innumerovoli le opere d'arte o letterarie oltre che i modi di dire che si ispirano tanto al Vecchio quanto al Nuovo Testamento di cui spesso non si è in grado di cogliere l'origine.
A schiudere ulteriori orizzonti sui brani evangelici chiamati Beatitudini è uscito il bellissimo testo del Cardinal Gianfranco Ravasi il quale definisce le Beatitudini il più grande discorso fatto all'umanità di ogni tempo, “Le Beatitudini” (pp. 210 € 19). L'autore non ha bisogno di presentazioni è presidente del Pontificio Consiglio per la cultura. Utilizzando la sterminata quantità di studi fino ad oggi fatti che questi testi hanno sempre ispirato, il cardinal Ravasi esamina con la competenza dello studioso i brani paralleli contenuti nei Vangeli di Matteo e Luca prendendo in considerazione ogni singola beatitudine leggendola alla luce oltre che dell'esegesi biblica, anche da quanto queste parole hanno ispirato la sensibilità dei cercatori di umanità appartenenti a ogni cultura e a ogni religione, partendo dai primi tempi del cristianesimo giungendo fino alle letture e alle attualizzazioni fatte ai giorni nostri. Ovviamente il tutto condito dalle citazioni letterarie e filosofiche frutto dalla ben nota immensa cultura del card. Ravasi.
Le Beatitudini sono il discorso che Gesù non ha mai interrotto di fare all'umanità quando quest'ultima si trova in condizioni di sofferenza. Nominando le categorie di coloro che considera Beati non fa che indicare le strade che devono seguire tutti coloro che vogliono essere suoi discepoli in quello che è un grande cammino di umanizzazione alla portata di tutti. Dicendo che certe persone sono beate Gesù fa un appello affinché ognuno di noi levi il capo verso l'alto e percorra una via di liberazione da tutti gli ostacoli può essere seguita anche con le nostre forze umane limitate. Certo leggendo il libro di Ravasi viene il sospetto che con le sue citazioni pescate da autori di tutte le latitudini il discorso sulle Beatitudini si esaurisca con questo libro. Ma come ogni parola evangelica ad ogni lettura sgorga un significato nuovo che ci svela delle verità dei testi che sino ad allora non avevamo considerato. Pertanto chi affronterà la lettura di questo libro immagini se stesso con tanti altri su quella modesta altura della Galilea il giorno in cui Gesù pronunciava per la prima volta questo discorso. Da quelle parole e da quello sguardo misericordioso verso la nostra umanità veniva questo potente messaggio di umanità profonda capace di produrre una gioia di qualità tale che nessuno ci potrà togliere e che viene offerta a tutti gli uomini di tutte le generazioni che da allora si sono succedute sulla terra.