domenica 1 maggio 2016

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 22/2015-2016 (C) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere
giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: Gv 14,23-29 




L'amore per Dio è il centro della fede di Israele e della Chiesa:  "Amerai il Signore, Dio tuo, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze" (Dt 6,5). Adesso che abbiamo sperimentato come lui ci ama - servendo e dando la sua vita per noi - anche noi siamo in grado di amare lui ponendoci al servizio dei nostri fratelli. Amare il Signore significa custodire e vivere la sua Parola; è il comandamento nuovo, quello di amarci gli uni gli altri come lui ci ha amati. Il comandamento dell'amore fraterno è il cuore pulsante della "nuova ed eterna alleanza", la Mishkan-la Dimora di Dio con gli uomini (Ap 21,3). Se ameremo Gesù come lui ci ha amati, nel servizio umile e gratuito ai fratelli (13,4), anche noi come lui diverremo tempio vivente di Dio, Luogo della sua Shekinà. 
In noi il Padre e il Figlio potranno edificare la loro Dimora perché "il luogo che Gesù ci prepara presso il Padre siamo noi stessi che, nell'amore vicendevole, diventiamo dimora sua e del Padre" (cit.). Purtroppo per noi, sappiamo solo parlare d'amore ma siamo incapaci di amare. Per questo Gesù ci rassicura promettendoci che il Padre non ci lascerà soli, e ci invierà lo Spirito Santo, il Paràclito, che tradotto vuol dire consolatore, difensore, intercessore, la Ruah-Emet, lo Spirito della Verità/Fedeltà, che ci starà accanto nel cammino della nostra vita e ci renderà capaci di amare. 
E' il dono ultimo di un Dio che ci ha amati fino a dare la vita, e che, attraverso lo Spirito, vuole abitare nel cuore di tutti i suoi figli perché possa essere, finalmente, "tutto in tutti" (1Cor 15,28).