mercoledì 25 maggio 2016

"Tutti i volti di Dio" di Aldo Pintor

Certo non è opportuno fare la storia con i se. A questa regola non fa eccezione la storia delle idee religiose. Però come non porsi la domanda di come si sarebbe evoluto il pensiero cristiano contemporaneo se il pastore luterano Dietrich Bonhoeffer non fosse stato impiccato dai nazisti il 19 aprile 1945? Come avrebbe vissuto gli anni del Concilio Vaticano Secondo l’autore di Resistenza e Resa? Certamente il suo pensiero si sarebbe intrecciato con quello di tanti altri pensatori nella ricerca dell’Uomo e avrebbe prodotto frutti fecondi per lo Spirito. Carmine Di Sante nella sua ultima fatica “Dio e i suoi volti” (San Paolo, p. 292, € 16) parte appunto dalle affermazioni Bonhoefferiane sulla distinzione tra fede e religione, nelle peculiarità della fede cristiana e da quanto ci rivelò Dio Gesù di Nazareth per sviluppare la sua ricerca del volto di Dio nella storia. Di Sante, teologo e biblista, è profondo conoscitore della cultura ebraica in cui è radicata la Scrittura e in quest’opera elabora e propone una nuova teologia biblica fondata sul volto di Dio come lo si può ricavare dalle Scritture sia nell’Antico Testamento che nel Nuovo. Dal suo studio emerge che i volti di Dio che incontriamo nelle Scritture sono molteplici. Non vi è una immagine esaustiva di Dio ma tanti volti e nessuno di questi può permettersi di definirlo definitivamente. Dio si avvicina alle creature che ha creato a sua immagine mostrando volti diversi. Leggendo il libro si percorre la storia della salvezza che è sempre una ricerca del volto di Dio nella storia, ricerca che ci viene narrata nella Bibbia. Ogni volto che scopriamo ci rivela un nuovo orizzonte dell’infinito mistero di Dio. E dopo ogni orizzonte ne compare uno successivo. 
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