venerdì 27 maggio 2016

"La Maddalena predicatrice" di Valentina Alberici


La Maddalena predicatrice 
di Valentina Alberici

«La predicazione non è anzitutto questione di parole o di termini, e neppure questione di regolamenti o di leggi, ma ha come fondamento il libero incontro dell'amore che ama e che viene ricevuto. È dunque in primo luogo questione di gioia e di bisogno di comunicare, che - come un fiume che non può impedirsi di scorrere - diviene per i predicatori, uomini e donne, una necessità vitale di testimoniare, insegnare, annunciare e servire».

Vorrei prendere spunto da questa bellissima riflessione di Catherine Aubin (disponibile integralmente a questo link) per soffermarmi molto brevemente su colei che fu la prima predicatrice di Gesù risorto: la discepola Maria, soprannominata "la Maddalena".

Secondo il vangelo giovanneo non vi sono dubbi a riguardo: Maria la Maddalena fu la prima a vivere l'esperienza dell'incontro con il Risorto - fondamento di ogni predicazione e, ancor prima, di ogni desiderio di predicare. E proprio "come un fiume che non può impedirsi di scorrere", corse a dare la buona notizia al resto della comunità.

È interessante esaminare il destino iconografico di Maria Maddalena in relazione a questo episodio evangelico. Innumerevoli sono le opere in cui è stata ritratta nel ruolo di testimone del Cristo risorto, anche se spesso si è scelto di sottolinearne lo stupore e la confusione, oppure si è voluto contrapporre il suo slancio emotivo verso il Maestro all'atteggiamento oltremodo schivo di Gesù.

Fortunatamente non tutti gli artisti hanno adottato una schema tanto riduttivo, tuttavia è indubbio che le raffigurazioni di Maria Maddalena in qualità di testimone del Risorto siano numerosissime, mentre le opere d'arte che la vedono come predicatrice della buona notizia sono rare, anzi rarissime.

Tra queste spicca, per bellezza e forza espressiva, una miniatura del Salterio di St. Albans in cui la Maddalena - con grande autorità - annuncia agli apostoli la resurrezione di Gesù (qui l'immagine) e forse non è un caso che questo splendido manoscritto fosse destinato ad una donna.

Eppure, a ben vedere, è un peccato che il primo annuncio del Cristo risorto sia stato tanto trascurato dagli artisti e dai loro committenti: una donna che predica agli uomini la buona notizia può forse risultare difficile da "digerire", ma fa comunque parte di quel susseguirsi di note che tutte insieme compongono la straordinaria melodia del Vangelo.
(Fonte: Vino Nuovo)