martedì 3 maggio 2016

3 maggio Giornata mondiale per la libertà di stampa


3 maggio
Giornata mondiale 
per la libertà di stampa




«La libertà di espressione e di stampa non sono un lusso che può attendere fino al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile: sono i pilastri che consentono a tutti di godere dei diritti umani e sono quindi diritti di vitale importanza per il buon governo e lo Stato di diritto». Lo dicono il Segretario generale dell’Onu, il Direttore generale dell’Unesco e l’Alto Commissario per i diritti umani. Ma nella realtà quotidiana dei cronisti le limitazioni e le censure sono all’ordine del giorno. L’Italia non fa eccezione, anzi: siamo scivolati al 73° posto nella classifica di Reporter senza frontiere.



Ventotto giornalisti italiani uccisi, 2800 minacciati, almeno 15 che vivono sotto scorta; 1410 giornalisti uccisi nel mondo: la libertà di informazione è sotto attacco ovunque. In occasione, oggi, delle celebrazioni del Word Press Freedom Day, la Giornata Mondiale della libertà di stampa indetta dall'Unesco, tante sono state le iniziative pubbliche in memoria dei giornalisti uccisi e a sostegno dei cronisti minacciati in Italia a causa del loro lavoro.
"L'Italia è il Paese dell'Europa in cui è più a rischio chi fa il giornalista - ha detto in una conferenza stampa alla Camera Claudio Fava (SI), vicepresidente della Commissione Antimafia e coordinatore del Comitato che si occupa di mafia e informazione - e non ci sono solo le minacce fisiche e verbali ma anche le querele temerarie, fatte o minacciate, oltre alla situazione di precarietà professionale, sempre più diffusa".
Il direttore di Ossigeno per l'informazione - che ha presentato la ricerca su mafia e informazione svolta da Ossigeno su mafia e informazione su incarico della Commissione parlamentare antimafia - Alberto Spampinato, ha ricordato che il Parlamento il 3 marzo scorso ha approvato all'unanimità la Relazione dell'Antimafia sul tema.