domenica 13 marzo 2016

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n.15/2015-2016 (C) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione 

sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: 
Gv 8,1-11



Pericope molto controversa, rifiutata o addirittura tolta dai codici antichi, almeno fino al terzo secolo, come testimonia Sant'Agostino nel suo "De Coniugiis Adulterinis". Sono solo undici pericolosissimi versetti, che mettono in crisi le prime comunità cristiane, che non comprendono e non accettano il comportamento di Gesù. Il facile perdono concesso all'adultera, senza almeno pretendere il suo pentimento è assolutamente intollerabile perché mette a rischio la sempre fragile stabilità coniugale.
Il tema della misericordia, già presente e fondamentale nella Torah, in Gesù raggiunge la sua più alta espressione e questa pagina di Vangelo ci permette di entrare in modo tanto semplice quanto profondo nel mistero d'amore di un Dio che " ha tanto amato il mondo da consegnare il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non muoia ma abbia la Vita Eterna "3,16). Riteniamo di venire perdonati perché ci pentiamo, ma in realtà possiamo pentirci e cambiare vita perché, da sempre e comunque siamo perdonati. Il Padre ci ama non perché siamo buoni (siamo suoi figli!), ma - semmai - diventiamo buoni perché facciamo esperienza di quanto fin dall'eternità Dio ci ama. Siamo chiamati allora a riconoscere nel volto anonimo della donna, ed in quello terribilmente violento degli zelanti custodi dell'ortodossia religiosa, il nostro volto di adulteri e di omicidi. A riconoscerci traditori di quella Alleanza stipulata nel battesimo, del giuramento fatto di amare e servire unicamente il Signore della Vita. "La Chiesa perciò si identifica con questa donna: da sempre adultera, perché non ama il suo Sposo, giorno dopo giorno è rinnovata dal suo perdono. Solo l'incontro con lui ci rende giusti e ci riempie di gratitudine per il suo amore"(cit.)