domenica 31 gennaio 2016

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 9/2015-2016 (C) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: 
Lc 4,21-30





La pericope del Vangelo Luca di questa quarta Domenica del Tempo Ordinario, è il seguito di quello della Domenica precedente, ed è ad esso strettamente collegato. La 'derashà', il discorso-commento che Gesù fa dopo la lettura del brano di Isaia 61 lascia stupiti, meravigliati i Nazaretani presenti nella sinagoga. Le parole di Gesù sono "parole di grazia" invece che di vendetta (cfr.Is 61,2), di misericordia invece che di odio, e tutto questo suona come bestemmia nelle orecchie di quanti attendevano un Messia guerriero, pronto a prendere il potere in Israele, punire i peccatori e cacciare via con le armi gli odiati romani. Ma la parola di Gesù non viene accolta dai suoi; in Lui la Parola di Dio si fa grazia-gratuità, misericordia, tenerezza, amore senza limite alcuno. E così Gesù viene respinto dai suoi (cfr. Gv 1,11). << Nei "suoi" di Nazareth, più che vedere Israele, sono da vedere i suoi di ogni tempo, in concreto la Chiesa stessa. Il modo in cui si rivela e scandalizza oggi i suoi, è identico a quello di allora a Nazareth  >> (cit.) E' la sorte amara di tutti i profeti. Gesù sarà respinto e condotto fuori da Nazareth dove tenteranno di assassinarlo. E' l'anticipazione di quanto avverrà a Gerusalemme, quando sarà condotto fuori dalle mura della Città Santa e crocifisso. "Ma egli non resterà intrappolato dalla morte. E' un presagio della resurrezione di colui che continua il suo cammino in mezzo a noi, beneficando e risanando tutti, perché Dio è con Lui."(S. Fausti)