domenica 3 gennaio 2016

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 5/2015-2016 (C) di Santino Coppolino


'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: 
Gv 1,1-18


"Dio nessuno l'ha mai visto!", non abbiamo infatti di Dio immagine alcuna e nemmeno possiamo farcene una (cfr.Es 20,4). "Solo l'unigenito Dio, che è nel grembo del Padre, Lui ne ha fatto l'esegesi", ce ne ha fatto la spiegazione attraverso la sua Parola e le sue opere e per mezzo della la sua vita e della sua morte possiamo conoscere la vera essenza del Padre. Il prologo di Giovanni è come l'ouverture di una sinfonia, la sintesi di tutto il suo Vangelo, un cantico al Logos/Parola, origine di tutte le cose, vita e luce per il cammino dell'uomo. La Gloria di Dio, prima inaccessibile "si è manifestata, e noi l'abbiamo veduta >>(1Gv 1,2), ha piantato la sua tenda in mezzo a noi, ha assunto la nostra carne, il nostro limite, la nostra fragilità, ed ha un volto ed un nome: Gesù di Nazareth. All'apostolo Filippo che gli chiede di mostrargli il Padre, Gesù dirà che "chi ha visto me ha visto il Padre !"( 14,9). Per l'autore del quarto Vangelo non è Gesù che è uguale a Dio, ma è Dio che è uguale a Gesù. Il credente perciò è invitato a lasciare da parte ogni immagine di Dio che non trovi riscontro nella persona di Gesù.
"Quel Gesù, che con i segni e la Parola si manifesta a noi nel Vangelo, ci racconta quel Dio che nessuno ha mai visto, Dio stesso che si fa carne per dimorare tra di noi "(S, Fausti)