giovedì 28 gennaio 2016

“MISERICORDIOSO” È IL NOME DEL NOSTRO DIO - a cura di fr. Egidio Palumbo, ocarm. (VIDEO INTEGRALE)

“MISERICORDIOSO” 
È IL NOME DEL NOSTRO DIO 
a cura di fr. Egidio Palumbo, ocarm. 
(VIDEO INTEGRALE)

ABITARE LA MISERICORDIA

ITINERARIO DI FORMAZIONE
 PER LA VITA CRISTIANA 
Anno 2016 
promosso dal 
Vicariato "San Sebastiano" 
di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) 

25 GENNAIO 2016


I. LA NOSTRA SITUAZIONE ODIERNA
Scrive papa Francesco, nella Bolla “Misericordiae Vultus” di indizione dell’Anno Giubilare della Misericordia, che «ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre. È per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti» (n. 3). Quali sono oggi questi “momenti”, qual è oggi la situazione che chiede ai cristiani di diventare segno profetico della misericordia di Dio in questo mondo? Contestualizziamo nel nostro oggi la nostra riflessione sul Dio Misericordioso, offrendo un quadro molto sintetico della situazione del nostro tempo. Oggi siamo immersi in una visione così disumanizzante della vita, che sta forgiando le nostre convinzioni e condizionando i nostri comportamenti, il nostro stile di vita e le nostre scelte
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Il giubileo è un “grande anno sabbatico”. E non è un caso che Gesù compie la maggior parte di tali azioni proprio nel giorno di sabato, nel sabato fatto da Dio per la salvezza dell’uomo. E non è un caso che proprio per questo Gesù viene accusato e rimproverato da una parte degli scribi e dei farisei (non da tutti costoro!), assieme al fatto di frequentare i peccatori. Gesù stigmatizza lo stile di vita di questi uomini religiosi (Lc 16,14-15), i quali si ritengono giusti davanti agli uomini, vale a dire – tentazione tipica delle persone religiose di ogni epoca – ritengono di meritarsi l’amore e la misericordia di Dio. Invece Dio conosce il loro cuore ed è abominevole ai suoi occhi questa loro presunzione, perché l’amore e la misericordia sono dono gratuito di Dio, non un qualcosa di dovuto e di meritato, non un qualcosa che si riceve per meriti acquisiti o si compra con offerte di denaro. Coloro che accolgono il dono dell’amore e della misericordia di Dio – nella consapevolezza di non meritarlo – si lasciano da Dio smontare la propria esistenza pezzo per pezzo, e poi se la lasciano sempre da Lui ricomporre e convertire secondo la misura dell’evangelo, e poi ancora con umiltà affrontano la fatica quotidiana di impostare uno stile di vita alternativo che sappia narrare – come ha fatto Gesù – la misericordia di Dio
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