La gioia del Signore è la nostra forza,
in Lui troviamo la nostra identità.
Papa Francesco
Cappella della Casa Santa Marta, Vaticano
1 ottobre 2015
La gioia del Signore è la nostra forza, in Lui troviamo la nostra identità. E’ uno dei passaggi dell’omelia di Francesco nella Messa mattutina a Casa Santa Marta nella festa di Santa Teresa di Lisieux particolarmente cara a Jorge Mario Bergoglio. Il Pontefice ha sottolineato che mai in un cristiano deve spegnersi la nostalgia di Dio, altrimenti il nostro cuore non può far festa
".. Così Neemia raccomanda: «Non vi rattristate perché la gioia del Signore è la vostra forza». È «la gioia che dà il Signore quando troviamo la nostra identità». Però «la nostra identità si perde nel cammino, si perde in tante deportazioni o auto-deportazioni nostre, quando facciamo un nido qua, un nido là, un nido... e non nella casa del Signore». Ecco, allora, l’importanza di «trovare la propria identità».
La questione posta da Francesco, dunque, è come fare per trovare la propria identità. «C’è un filo che ti porta lì: c’è la nostalgia, la nostalgia della tua casa». Tanto che «quando tu hai perso quello che era tuo, la tua casa, quello che era proprio tuo, ti viene questa nostalgia e questa nostalgia ti porta di nuovo a casa tua». È stato proprio così anche per il popolo di Israele, che «con questa nostalgia ha sentito che era felice e piangeva di felicità per questo, perché la nostalgia della propria identità lo aveva portato a trovarla: una grazia di Dio».
Suggerendo un esame di coscienza, Francesco ha proposto questa riflessione: «Se noi, per esempio, siamo pieni di cibo, non abbiamo fame; se noi siamo comodi, tranquilli dove stiamo, non abbiamo bisogno di andare altrove. E io mi domando, e sarebbe bene che tutti noi ci domandassimo oggi: sono tranquillo, contento, non ho bisogno di niente — spiritualmente, parlo — nel mio cuore? La mia nostalgia si è spenta?».
Il Pontefice ha invitato nuovamente a guardare il popolo «felice che piangeva e era gioioso: un cuore che non ha nostalgia, non conosce la gioia». E «la gioia, proprio, è la nostra forza: la gioia di Dio». Perché «un cuore che non sa cosa sia la nostalgia non può fare festa, e tutto questo cammino che è incominciato da anni finisce in una festa». ..."
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MEDITAZIONE MATTUTINA 1° ottobre 2015
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