martedì 15 settembre 2015

Chiesa sia madre, non associazione rigida - Papa Francesco - S. Messa Cappella della Casa Santa Marta - 15.09.2015

Chiesa sia madre, non associazione rigida

Papa Francesco



S. Messa Cappella


della Casa Santa Marta 


15.09.2015



“La Chiesa è madre”, con mitezza e bontà, non “un’associazione rigida” che alla fine diventa “orfana”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della Messa del mattino a Casa Santa Marta, alla quale hanno preso parte anche i cardinali del “Consiglio dei 9”, riuniti fino a domani con il Papa in Vaticano. Commentando le parole di Gesù sulla croce, nel Vangelo di oggi, “Figlio, ecco la tua Madre”, il Pontefice ha sottolineato che, come la Vergine, la Chiesa deve avere quella “maternità” che si esprime negli atteggiamenti di umiltà, bontà, perdono e tenerezza



“Figlio, ecco la tua Madre”. Papa Francesco ha sviluppato la sua omelia muovendo dalla straordinaria parola che Gesù sulla Croce rivolge “al discepolo che Egli amava e a Maria”. E subito, commentando il Vangelo odierno, sottolinea che “non si può pensare Maria senza pensarla madre”.
Gesù non ci lascia orfani, abbiamo una Madre che ci protegge
Al tempo stesso, ha proseguito, “la sua maternità si allarga nella figura di quel nuovo figlio, si allarga a tutta la Chiesa e a tutta l’umanità”:
“In questo tempo dove non so se è il principale senso ma c’è un grande senso nel mondo di orfanità, (è) un mondo orfano, questa Parola ha un’importanza grande, l’importanza che Gesù ci dice: ‘Non vi lascio orfani, vi do una madre’. E questo anche è il nostro orgoglio: abbiamo una madre, una madre che è con noi, ci protegge, che ci accompagna, che ci aiuta, anche nei tempi difficili, nei momenti brutti”.
Chiesa sia madre tenera, non associazione senza calore umano
I monaci russi, ha rammentato, dicono che “nei momenti delle turbolenze spirituali dobbiamo andare sotto il mantello della Santa Madre di Dio” e così la madre “ci accoglie e ci protegge e si prende cura di noi”. Ma “questa maternità di Maria – ha ripreso – possiamo dire che va oltre Lei, è contagiosa”. Dalla maternità di Maria viene una seconda maternità, la “maternità della Chiesa”:
“La Chiesa è madre. E’ la nostra ‘santa madre Chiesa’, che ci genera nel Battesimo, ci fa crescere nella sua comunità e ha quegli atteggiamenti di maternità, la mitezza, la bontà: la Madre Maria e la madre Chiesa sanno carezzare i loro figli, danno tenerezza. Pensare la Chiesa senza questa maternità è pensare a un’associazione rigida, un’associazione senza calore umano, orfana”.
Senza maternità, rimane solo rigidità e disciplina
"La Chiesa è madre e ci riceve a tutti noi come madre: Maria madre, la Chiesa madre”, una maternità che “si esprime negli atteggiamenti di umiltà, di accoglienza, di comprensione, di bontà, di perdono e di tenerezza”:

“E dove c’è maternità e vita c’è vita, c’è gioia, c’è pace, si cresce in pace. Quando manca questa maternità soltanto rimane la rigidità, quella disciplina, e non si sa sorridere. Una delle cose più belle e umane è sorridere a un bambino e farlo sorridere”.

“Il Signore – ha concluso il Papa – ci faccia sentire anche oggi quando Lui un’altra volta si offre al Padre per noi: ‘Figlio, ecco la tua madre!’”.


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MEDITAZIONE MATTUTINA - 15 settembre 2015


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