domenica 5 luglio 2015

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 29/2014-2015 (B) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: Mc 6,1-6









Dopo la guarigione della donna affetta da metrorragia e la resurrezione della figlia di Giairo, Gesù torna nella sua patria ma vi ritorna da impuro perché toccare i malati e i morti rende la persona impura, come sta scritto nella Toràh (Lv 15.21) ed è severamente proibito. Ma Gesù è colui che "guarisce tutte le tue malattie e salva dalla fossa la tua vita"(Sal 103), a lui non importa essere considerato come un appestato, l'unica cosa che lo spinge ad agire è il bene assoluto dell'uomo sempre e comunque, pagando a caro prezzo le sue scelte, a costo della sua reputazione. Nella pericope di oggi, alla fede della donna e di Giairo, si contrappone "l'incredulità" dei Nazaretani,"apistia" che nasce da una presunta conoscenza di Gesù. L'evangelista Marco vuole comunicarci che non basta toccare e conoscere il Signore "secondo la carne"(2Cor 5,16), ciò che salva dal potere della morte è la fede nella sua persona, l'adesione al suo progetto di vita e di amore sull'umanità intera. Lo stupore e l'incredulità dei suoi concittadini, delusi che la grandezza e la potenza(dynamis) di Dio si manifesti in un povero carpentiere, sono pure i nostri: come si può credere che Dio in persona si possa rivelare nella carne di questo oscuro falegname di Nazareth di cui conosciamo la sua famiglia e ogni cosa ? Come possiamo credere che nell'uomo Gesù, Dio ha detto all'umanità la sua ultima e definitiva Parola ? Nel mistero dei concittadini di Gesù che lo rifiutano c'è il nostro mistero, il mistero di una Chiesa che lo conosce e lo professa, lo tocca e lo maneggia, lo prega e lo celebra, ma è incapace di riconoscerlo nella vita oscura, dolorosa e tragica di tutti i miseri della storia, sacramento autentico, vivente e santo, della sua presenza nel mondo.