domenica 28 giugno 2015

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 28/2014-2015 (B) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: Mc 5,21-43








Questa lunga pericope contiene la narrazione di due miracoli compiuti da Gesù che sono disposti a sandwich, l'uno cioè è inserito all'interno dell'altro. I due episodi, quello della donna affetta da perdite di sangue - l'emorroissa - e quello della figlioletta di Giairo, si illustrano e illuminano a vicenda sui diversi aspetti di un unico messaggio: "che cosa significa avere fede e come dalla fede scaturisca la vita, infrangendo anche la barriera della morte"(S.Fausti). 
I due personaggi femminili simboleggiano la comunità; essi sono figura dell'antico Israele e del nuovo, la Chiesa.  Una delle cose infatti che unisce le due donne è la cifra "dodici", numero che simboleggia sia Israele(le dodici tribù) sia la Chiesa(i dodici apostoli). Entrambe le comunità fanno quotidianamente l'esperienza del limite e della morte, malattia che nessun medico può sanare se non il Signore solo, lo Sposo, perché innamorato fino alla follia. Solamente l'incontro con il Signore, "sfiorare il lembo del suo mantello" simbolo della sua Parola (cfr.Lc 8,44), lasciarsi guidare con fiducia dalla sua voce sanante e vivificante tenendo ben stretta la sua mano, potrà introdurci nell'abisso d'amore che Gesù ci ha comunicato nel suo mistero pasquale, attraverso il battesimo che ci unisce a Lui trasformandoci realmente in "corpo di Cristo" (1Cor 12,13).