C’è un mondo dietro un asciugamano pulito e uno shampoo. C’è un volto che torna a far vedere la pelle tagliata dal freddo più che dagli anni. E un uomo che, pur avendo come casa la strada, non si sente più invisibile. La fila davanti la barberia sotto il colonnato del Bernini è continua per tutta la mattina. Il passaparola tra i poveri è stata la miglior pubblicità per il giorno d’apertura del servizio voluto da Papa Francesco, proprio accanto alle docce appena costruite.
L’appuntamento con forbici e rasoio per tanti senzatetto è però l’occasione per confidarsi e spiegare che "ad un povero non serve solo cibo e coperte, ma dignità", dice Massimiliano, sardo trapiantato a Roma, fino a qualche mese fa decoratore d’interni. E questo è il modo più utile per "farci sentire persone".
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... Davanti ai nuovi bagni la fila inizia a formarsi questa mattina presto già verso le 8, un'ora prima dell'arrivo dei barbieri volontari. Alla spicciolata dai dintorni, dove spesso trascorrono la notte, compaiono i primi senzatetto. Un quarto d'ora dopo sono già una decina. In pochi minuti altri si aggiungono.
Alla fine, alle 15, quando il servizio inaugurato oggi si interrompe, saranno una trentina in tutto a mostrare all'uscita un volto rimesso "a nuovo", reso finalmente più decoroso dalla rasatura e dal taglio dei capelli.
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Il senso di un'iniziativa che restituisce ai clochard un non piccolo pezzo della loro dignità e che può essere anche di aiuto per un auspicabile reinserimento sociale, lo riassume all'uscita dai bagni Pavel, senzatetto di origine rumena.
"Questo servizio è una cosa buona, positiva - dice all'ANSA -. Dobbiamo ringraziare il Papa. Io sono venti anni che sto in Italia. Ho fatto tanti lavori. Lavoravo nell'edilizia, facendo di tutto, lavori di muratura, pavimentazioni. Poi da un momento all'altro l'edilizia in Italia è crollata, letteralmente finita, e io mi sono ritrovato in mezzo alla strada, senza più lavoro".
"Questo servizio per noi - aggiunge l'uomo - è davvero una cosa ottima. Il Papa ci vuole bene, fa tante cose buone per i poveri, ci restituisce anche dignità. Magari fossero tutti come lui! Qui è aperto tutti i giorni, tranne il mercoledì e la domenica: se uno già può farsi la doccia due volte a settimana è un'altra cosa rispetto a prima, è pulito, non puzza, e se in più evita l'alcol, può anche presentarsi dignitosamente a cercare un lavoro. Altrimenti, se sei sporco e ridotto male, chi te lo dà un lavoro? Dicono: ma chi è questo barbone?"...
Robert Kokot, 49 anni senza fissa dimora, ha accettato di farsi fotografare prima e dopo il taglio dei capelli e della barba
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E presso la berberia papale è in servizio da oggi anche un volto assai noto ai trentini: Marco Patton, storico parrucchiere di Trento, insegnante presso l’Istituto Pertini di Trento e maratoneta per la pace nonché consigliere comunale a Trento nell'Upt torna nella capitale per iniziativa diretta di Papa Francesco. “Quando ho appreso la notizia della barberia – spiega Marco Patton - mi sono sentito chiamato a partecipare a un’impresa che sono certo segna e segnerà la storia della nostra Italia”. E così, oggi, all’apertura della barberia di San Pietro, tra la folla e i fedeli era presente anche Marco Patton per offrire la sua professionalità ed esperienza nel campo dei servizi alla persona. “Era per me doveroso - continua Patton – condividere la mia stessa esperienza maturata da garzone di bottega anche grazie alla disponibilità dei così detti “invisibili” e ora, da insegnante, desidero dimostrare ai miei studenti che non dobbiamo mai fare distinzione sociale: l’uomo in quanto uomo merita sempre la stessa considerazione e dignità”. (fonte: Trentino-Corriere delle Alpi)
Le docce sono già funzionanti ogni giorno, tranne il mercoledì, quando la piazza è impegnata per l'Udienza Generale, e durante le celebrazioni del Papa. I senzatetto ricevono un cambio completo per l'intimo e un kit con asciugamano, sapone, dentifricio, rasoio e schiuma da barba e deodorante. La maggior parte del materiale è stato offerto gratuitamente da diverse ditte e persone che hanno voluto partecipare a questo progetto a favore dei poveri. Il materiale mancante viene acquistato dalla Elemosineria Apostolica con il denaro ricavato della distribuzione delle pergamene con la benedizione papale
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