domenica 18 gennaio 2015

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 6/2014-2015 (B) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea' 
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo:  
Gv 1,35-42




Il Vangelo ci presenta ancora Giovanni Battista, che indica ai due discepoli che stavano insieme a lui 
al Giordano Gesù, "l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo"(1,29). Gesù è l'Agnello, quello immolato la notte della liberazione dalla schiavitù d'Egitto, il cui sangue è fonte di salvezza per coloro che ne sono  segnati (Es 12,1-14), è l'Agnello"condotto al macello" del quarto canto del servo sofferente di Isaia (53,7), è l'Agnello sgozzato, ma ritto in piedi in mezzo al Trono, vivente, risorto, dell'Apocalisse (5,6), è l'Agnello del 'Tamid', offerto al Tempio due volte al giorno, al mattino e al pomeriggio (all'ora decima, le 4 del pomeriggio). 
E' Gesù la Dimora (HaMakom), il Tempio eterno e indistruttibile dove il Padre abita in pienezza, e dove può  finalmente trovare il suo Shabbat, il Riposo. E' Lui che siamo invitati a seguire fino 'all'ora decima', l'ora della pienezza, della gioia, del compimento delle promesse, dell'offerta e della consegna totale di sé al Padre e ai fratelli. Soltanto dopo aver fatto esperienza di come e fino a che punto siamo amati, potremo condurre al Signore i nostri fratelli e l'incontro con Lui che ci dà la salvezza, cambierà la nostra vita, i nostri progetti, il nostro 'Nome'
Non saremo più noi allora a costruire una Dimora (1Cr 17) a Dio, ma Dio stesso costruirà la Sua Dimora in noi(14,23), trasformerà le nostre povere esistenze in "pietre viventi per l'edificazione di una costruzione Spirituale"(1Pt 2,5).