domenica 21 dicembre 2014

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 4/2014-2015 (B) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea' 
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



VangeloLc 1,26-38





La fede nel Dio di Gesù Cristo porta nel suo cuore ed ha come principio e fine l'incarnazione della Parola. Il "sì" di Maria è lo scopo per cui Dio ha creato l'universo, è l'incontro che ha atteso dall'eternità, l'istante in vista del quale ebbe inizio il tempo, il premio del suo lavoro, il coronamento del suo sogno d'amore per l'umanità. 
Al re Davide, che voleva costruire un tempio al suo Signore, Dio aveva promesso una casa definitiva in cui abitare (2Sam 7,1-11). Ma non sarà l'uomo a costruire una dimora a Dio, bensì è Dio che si fa casa in colui che gli fa spazio nella sua. Il Dio lontano e irraggiungibile, il Dio 'totalmente Altro' (K.Barth), il Dio"che rifulge assiso sui cherubini"(Sal 79,2), ora si è fatto vicino, è entrato nel tempo, si è curvato sulla sua creatura e l'ha graziata, s'è fatto piccolo perché l'uomo possa incontrarlo e riconoscerlo. L'Amore ha finalmente trovato un luogo dove abitare ed essere riamato, e la casa dell'uomo adesso non è più una landa desolata. E' il canto di nozze tra Dio e l'umanità, il principio di un Amore da sempre respinto e che adesso è accolto, un Amore da sempre non amato che ora si sente amato, un Amore che è più forte della morte. E' il Natale del Dio Altissimo, è l'oggi della salvezza di Dio che ama e finalmente è riamato. 
L'attesa non è stata vana.