mercoledì 24 dicembre 2014

La lettera di Natale 2014 - Giustizia, pace, accoglienza, salvaguardia dell’ambiente


La lettera di Natale 2014 

Giustizia, pace, accoglienza, 
salvaguardia dell’ambiente
I preti firmatari:
Pierluigi Di Piazza, Franco Saccavini, Mario Vatta, Giacomo Tolot, Piergiorgio Rigolo, Andrea Bellavite, Luigi Fontanot, Alberto De Nadai, Renzo De Ros, Albino Bizzotto, Antonio Santini.



Qualcuno chiama: sentinella, quando finisce la notte?
Dimmi, quanto manca all’alba?
(Isaia 21, 11)

TEMPO DI COMPLESSITÀ, DI INCERTEZZA, DI RICERCA DI SPERANZA
Con tanti di voi condividiamo la complessità e la gravità della crisi in atto, non solo economica con la drammatica mancanza di lavoro, ma di idealità, di riferimenti significativi, di persone e di luoghi accoglienti e incoraggianti.
In questa situazione avvertiamo importanti e necessari l’analisi, l’informazione veritiera, la riflessione, l’attenzione e la cura della profondità dell’anima. Ci pare che non siano di alcun aiuto, ma anzi provochino ulteriore impoverimento le semplificazioni, le frasi fatte, i luoghi comuni, il conformismo, la superficialità, spesso supportati dalla presunzione e dall’arroganza di parole, di atteggiamenti, di decisioni.
Le dimensioni personali si intrecciano con quelle istituzionali e politiche nelle comunità locali e su scala planetaria; dal cuore emerge in noi l’esigenza della compassione: in noi stessi, nella Chiesa, nella società tutta; senza questa vibrazione dell’essere che accoglie, ascolta e condivide le sofferenze, le inquietudini, le paure, gli interrogativi dell’altro non ci può essere né presente, né futuro umano perché prevalgono l’indifferenza, l’esclusione, la cultura e la pratica dello scarto. Senza la compassione, la misericordia, la tenerezza, la gratuità, l’umanità non potrà salvarsi.

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La memoria del Natale è sovversiva, non edulcorata, non ingrediente sociale di questo sistema. Dio si fa presente nell’umanità di un piccolo bambino, si incarna nella storia, la rende umana; lui stesso diventa così umano, “totalmente umano da non poter non essere Dio” (Leonardo Boff). Seguire questo Gesù di Nazaret significa investire le migliori energie per cercare di essere ogni giorno più umani e di ritrovare il volto umano anche di nostra Madre Terra.


Nella foto a destra: Il presepe artistico in terracotta, donato da Papa Francesco alla comunità ecclesiale lampedusana, raffigurante la natività su una barca con san Giuseppe nell'atto di accogliere sull'imbarcazione un migrante che è in mare.



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