venerdì 10 ottobre 2014

"Vorrei vedere le tue mani..." di Don Cristiano Mauri



Il Mese di ottobre è tradizionalmente dedicato alla preghiera del Rosario. Ti invito a guardare a Maria e a lasciare che le sue mani, i suoi occhi, il suo volto ti parlino del figlio Gesù.

"Vorrei vedere le tue mani..." 
di Don Cristiano Mauri



Vorrei vedere le tue mani, Maria madre mia.

Un figlio conosce bene le mani della madre. Le tue, per me sono una presenza tangibile, seppur invisibile e vorrei vederle, almeno una volta.
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Come profetesse mi parlerebbero di te, del tuo essere donna, ebrea, madre di Dio.
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Vorrei vedere quelle mani che hanno preso il Figlio di Dio dal legno della mangiatoia e da quello della croce e non mi ingannerei più circa la verità dell’amore che dà la vita.

Mani tue Madre mia, mani che vorrei fossero le mie.

Vorrei vedere i tuoi occhi, Maria madre mia.

Un figlio conosce bene gli occhi di sua madre. Sento su di me il tuo sguardo buono, eppure i tuoi occhi non li vedo.

Come vorrei vederli! 
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Mi insegnerebbero la materna sapienza del vedere il bisogno, dell’intuire il cuore dallo sguardo dell’altro, del vedere bello anche ciò che non lo è, di saper sempre “chiudere un occhio”. Mi farebbero imparare la tua mistica capacità di vedere l’invisibile e intuire l’eterno. Mi indicherebbero la via di sguardi trasparenti e sinceri.
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Occhi tuoi Madre mia, occhi che vorrei fossero i miei.

Vorrei vedere il tuo volto, Maria madre mia.

Un figlio conosce bene il viso di sua madre. Sento che il tuo cerca il mio, ma non ti vedo ancora.

Vorrei vedere il tuo volto! 
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Come un cantastorie mi parlerebbe di te, del tuo essere donna, ebrea, madre di Dio.
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Mi insegnerebbe il coraggio fiducioso di chi sa metterci la faccia e affronta la feroce malignità degli uomini a viso aperto. Mi farebbe incontrare il duro ma onesto maestro del tempo che incide le sue lezioni nella carne. Mi introdurrebbe ai segreti di chi ha avuto sempre una parola e un volto solo.

Vorrei vedere quel volto semplice, raggiante della medesima bellezza del suo stesso figlio, e non mi ingannerei più circa la beatitudine della vita nell’amore.

Volto tuo Madre mia, volto che vorrei fosse il mio.

Vorrei vedere le tue mani, i tuoi occhi, il tuo volto Madre nostra.
Mani, occhi e volto che vorrei fossero i miei.
Che sarebbe bello fossero sempre i nostri.