domenica 14 settembre 2014

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 41/2013-2014 (A) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica 
di Santino Coppolino



Vangelo: Gv 3,13-17





Chi crede in Gesù, chi aderisce a lui e al suo disegno d'amore con tutto se stesso, vive della sua stessa vita divina (eterna), e lo Shalom di Dio, che è pienezza dell'esistenza, desiderio di felicità, compimento della sua umanità, abita in lui.
Questa vita che sa di Dio non è frutto di particolari sforzi da parte dell'uomo, non ha la sua fonte nell'osservanza di sacre leggi e di decreti, non si acquista con ascesi particolari o vertiginose arrampicate al cielo: essa è dono gratuito del Padre della Vita, il quale non ha vergogna di scendere in terra e chinarsi sulle ferite dei suoi figli. Essa è il dono consegnatoci 'nel suo Figlio diletto' che ci 'fa grazia', trasformandoci realmente in figli suoi. Solo in Gesù, levando a lui il nostro sguardo, avremo salvezza dal morso mortale del serpente antico, contemplando il Crocifisso innalzato saremo "svelenati" dalla menzogna del divisore che, obnubilando il nostro cuore, ci nasconde il vero volto del Padre facendoci fuggire da lui. Nel Figlio e Fratello che si offre 'amando fino alla fine' sulla croce, abbiamo il compimento della Legge, l'Amore pienamente realizzato di Dio per l'uomo e dell'uomo per Dio. Dal suo fianco squarciato, ferita sempre aperta, sgorga il sangue del suo amore infinito che ci guarisce e ci genera come figli adottivi. Per questo accogliere Gesù è ritrovare la nostra vera vocazione; rifiutarlo è perdere se stesso