venerdì 26 settembre 2014

“QUANDO PREGATE DITE: PADRE NOSTRO” - HOREB n. 68 - 2/2014

“QUANDO PREGATE DITE: 
PADRE NOSTRO” 

HOREB n. 68 - 2/2014


TRACCE DI SPIRITUALITÀ
A CURA DEI CARMELITANI






         Il desiderio di pregare è sorto nel cuore dei discepoli quando hanno visto Gesù pregare. Gesù, infatti, ha pregato molto spesso. Ha passato persino notti intere in preghiera (cf. Lc 6,12), completamente solo su di una montagna deserta. 

La sua preghiera li ha stimolati: «Signore, insegnaci a pregare» (Lc 11,1). Ed Egli ha educato i discepoli, ma educa anche noi a non sprecare parole nella preghiera, ma a dire “Padre“, cioè a prendere coscienza che siamo figli amati e a metterci, con confidenza, nelle sue mani, come ci sollecita la preghiera dei salmi: «Sono tranquillo e sereno come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l’anima mia» (Sal 131,2). 

Nella notte della vita (cf. Lc 11,5-8) possiamo dimenticare che siamo figli e che lo sguardo del Padre ci accompagna, ed è facile omologarsi a una logica di arroganza e di cattiveria, allora c’è l’invito a pregare con insistenza. Questa esortazione viene ripresa in Lc 18,1, dove Gesù: «Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi (egkakein = anche, incattivirsi, scoraggiarsi) mai». Nella preghiera, il Padre ci dona lo Spirito suo (cf. Lc 11,13) che ci libera dal demonio che ci rende muti (Lc 11,14), ci educa ad essere sempre con Gesù (cf. Lc 11,23) e ci abilita a dire: “Padre”. Dire “Padre” è riconoscere solo lui come Dio della propria vita. 

La preghiera, quindi, è spazio in cui si cresce nella fede e ci vengono aperti gli occhi e facciamo esperienza di essere liberati dalle sottili forme di idolatrie. Prima fra tutte dall’idolatria del nostro “io” (una forma di philautia) che ci fa fare ciò che non vorremmo (cf. Rm 7). 

La preghiera vera non solo è esperienza che ci rende liberi, essa, ancora, ponendoci nell’orizzonte di Dio, ci radica sempre di più “nel cuore della terra” portandoci nel cuore la sua stessa passione di amore. Una persona che prega è, nel senso più letterale, l’anima del mondo. Più vive esclusivamente dello Spirito di Dio, tanto più intensamente vive nel mondo e si fa carico dei fratelli. 

Dentro questa prospettiva si pone la presente monografia, interamente dedicata al Padre Nostro, alla “Preghiera del Signore”, la preghiera che l’orante Gesù ha “consegnato” ai suoi discepoli. 
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