martedì 5 agosto 2014

OREUNDICI -IL QUADERNO DI LUGLIO-AGOSTO 2014 PENSIERI PER L'ESTATE - L'EDITORIALE di Mario De Maio - IL SACERDOTE E LA DONNA cosa sarà delle aperture di papa Francesco? di Arturo Paoli



OREUNDICI

IL QUADERNO DI LUGLIO-AGOSTO 2014


PENSIERI PER L'ESTATE



L'EDITORIALE 
di Mario De Maio

Il tempo è un frammento inafferrabile dell’eternità, ma è anche un regalo che riceviamo ogni giorno. È un dono più prezioso del denaro perché è impossibile da accumulare: il tempo passa e va, offrendoci opportunità che capitano una volta sola nella vita.” Questa affermazione di Maria Novo ci dà lo spunto per organizzare e ripensare il tempo delle vacanze. Siamo tutti schiavi di un sistema che ci obbliga ogni giorno a realizzare e a produrre sempre di più. Ci vantiamo spesso di non avere un minuto libero e di essere pieni di lavoro fino ai capelli, come se fosse sinonimo di un’esistenza piena e invece è solo l’indice della nostra incapacità di essere padroni del tempo e di sapere “semplicemente vivere”. Come donarci un periodo di vacanza veramente diverso? Per poter vivere serenamente la nostra mente e il nostro corpo hanno bisogno di momenti di “interruzione”. Le vacanze possono essere una buona opportunità per cambiare rotta. Questo termine “cambiare rotta” per un navigante ha un significato importante: significa ri-orientare il percorso della navigazione verso un altro obiettivo. 
Quale mèta vogliamo darci nelle prossime vacanze? Mi permetto di suggerirne una. Riappropriarci del nostro tempo...

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IL SACERDOTE E LA DONNA
di Arturo Paoli
cosa sarà delle aperture di papa Francesco?

Un pontefice come Francesco ci obbliga a pensare al sacerdozio nella chiesa cristiana. Il primo tema che propone è quello della incompatibilità del sacerdozio con il matrimonio, praticata e sostenuta per secoli nel cattolicesimo. Da accenni precisi sembra che il pontefice non voglia escludere un ripensamento sulla obbligatorietà del celibato. Questo renderebbe rivedibile la scelta del sacerdozio che potrebbe diventare più credibile e desiderabile. Papa Francesco ha lasciato intendere che non si disinteresserà di affrontare questo tema a cui è stato richiamato ufficialmente da teologi e pensatori, ma anche da molti episodi relativi al comportamento di vita di numerosi sacerdoti. Arrivato all’epilogo della vita non sono assolutamente pentito di non avere avuto una famiglia generata da me, perché molto spesso la gioventù mi ha richiesto delle prestazioni paterne e quindi non mi sono sentito escluso dai sentimenti e dalle funzioni della paternità. Devo riconoscere di avere avuto il privilegio di incontri molto frequenti e molto numerosi specialmente con persone giovani quindi il mio sacerdozio mi ha soddisfatto profondamente. Il mio segreto è stato quello di non imporre a me stesso e di conseguenza agli altri un’interpretazione fabbricata e rigida della pratica sacerdotale. Più che sognare una scelta mi sono venute incontro delle situazioni che mi hanno portato a fare le scelte che si sono succedute nel tempo della mia esistenza. Sono solito ripetere che la storia della mia vita fino a questi giorni non è stata pensata né da me né da superiori: ho ragione di dire che mi è venuta incontro. Talvolta una situazione accolta con difficoltà è stata quella che più ha valorizzato la mia vita.
...
Tutti hanno bisogno di ricordare che esiste al mondo un altro essere, che è la donna per l’uomo e l’uomo per la donna. Escludendo il sesso e la procreazione non si esclude l’altro sesso nelle scelte che la vita ci impone. Credo di avere sempre tenuto conto del giudizio della donna nelle scelte che mi venivano incontro. La rinunzia all’unicità e al sesso non significa rinunciare all’aiuto dell’altro sesso e soprattutto al suo consiglio. Credo che il celibato non voglia dire rinunziare all’amicizia. Confesso che la donna mi ha aiutato molto nella vita, pur onestamente non violando i voti, come ho scritto anche nel libro Il sacerdote e la donna. Il celibato obbligatorio dovrebbe essere abolito perché in questo voto, quando non viene violato, quasi sempre si esclude l’altro sesso con un certo disprezzo. Sono contento che il tema non venga escluso dal pontefice perché esso è dentro il problema della fede e credo che il papa lo voglia affrontare per questa ragione.



Il tempo è un frammento
inafferrabile dell’eternità,
ma è anche un regalo
che riceviamo ogni giorno.

Marià Novo