martedì 1 luglio 2014

Gilad Shaer, Naftali Fraenkel, Eyal Yifrah... ricordiamo il loro sorriso e... preghiamo per la pace!

Vogliamo ricordare il loro sorriso!!!
Naftali Fraenkel, Gilad Shaer, Eyal Yifrah
Trovati a Hebron i corpi senza vita dei tre ragazzi israeliani rapiti. Una notizia drammatica che riaccende la tensione in Medio Oriente, il governo di Netanyahu annuncia una rappresaglia e attacca Hamas. Eyal Yifrah, 19 anni, Gil-Ad Shayer, 16, e Naftali Yaakov Frenkel, 16, erano spariti 18 giorni fa, mentre facevano l'autostop. Sono stati ritrovati a un quarto d'ora di strada, vicino al villaggio di Halhul, a poca distanza da Hebron. Erano, come riferisce la tv Canale 10, sul terreno, non sepolti e seminascosti da cespugli. "Sono stati rapiti ed uccisi a sangue freddo da belve umane" ha detto il premier. Le famiglie sono state avvertite ed hanno riconosciuto gli abiti dei ragazzi.
Riunione d'emergenza. Il governo ha indetto una riunione d'emergenza che si è aperta con un momento di raccoglimento. Un appuntamento per discutere alcuni sviluppi considerati "decisivi" nel sequestro dei giovani. Prima fra tutte l'accusa ad Hamas per il sequestro e l'omicidio. "Sono colmo di profonda tristezza dopo aver sentito dell'assassinio di Naftali Frankel, Gilad Shaer e Eyal Yifrach da parte dei terroristi di Hamas", ha dichiarato il vice ministro della Difesa, Danny Danon, invocando il lancio di un'operazione militare su vasta scala per "sradicare" il gruppo radicale palestinese. Il capo dell'ufficio politico di quest'ultimo, Khaled Meshaal, una settimana fa non aveva "confermato né smentito" il rapimento. Due militanti di Hamas sono scomparsi da quella sera, le loro case sono state perquisite. Un portavoce di Hamas replica in modo bellicoso: "In questo modo Israele vuole aprirsi le porte dell'inferno".
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"Papa Francesco si unisce al dolore inenarrabile delle famiglie colpite da questa violenza omicida e al dolore di tutte le persone colpite dalle conseguenze dell'odio, e chiede a Dio di ispirare a tutti pensieri di compassione e di pace". Lo dice padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede. 
"La notizia dell'uccisione dei tre giovani israeliani scomparsi - rileva a nome di Papa Francesco - è una notizia terribile e drammatica". Per la Santa Sede, "l'assassinio di persone innocenti è sempre un crimine esecrabile e inaccettabile, e un gravissimo ostacolo sul cammino verso quella pace per la quale dobbiamo instancabilmente continuare a impegnarci e a pregare". "La violenza - conclude lombardi citando il Pontefice - chiama altra violenza e alimenta il circolo mortale dell'odio". 
Le mamme dei 3 giovani israeliani
Dopo un rincorrersi di notizie non ufficiali l'esercito di Israele e l'agenzia di sicurezza Shin Bet hanno confermato il ritrovamento dei corpi senza vita dei tre ragazzi israeliani scomparsi lo scorso 12 giugno in Cisgiordania

L’uccisione brutale dei tre ragazzi rapiti è una tragedia che allontana la pace ed evidenzia la necessità di un confine chiaro, riconosciuto, fra Israele e Palestina. 
La pace è più lontana perché le conseguenze di quanto avvenuto vedranno il governo israeliano di Benjamin Netanyahu tentare di schiacciare Hamas e Hamas scivolare su posizioni sempre più estreme, rintanandosi nell’angolo del terrorismo. 
Per chi, come me, aveva creduto, serbato grande speranza, nel governo di unità nazionale palestinese di Abu Mazen, con Fatah e Hamas assieme, è un giorno triste. Credevo che questa intesa a lungo perseguita da Abu Mazen, potesse costituire una svolta e avvicinare la soluzione dei due Stati ma ora questo orizzonte si allontana nel tempo. Anche se, in realtà, sappiamo ancora molto poco di quanto è avvenuto: mancano le informazioni su come sono stati uccisi i tre adolescenti, su chi li ha uccisi e dunque anche certezze sulla matrice politica ovvero se si è trattato di un crimine commesso da Hamas oppure da gruppi isolati di criminali che rispondono solo a se stessi. 
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Ci troviamo davanti a una spirale di conseguenze negative che accomuna ebrei ed arabi, portandoli sempre più a fondo come evidenziato da quanto sta avvenendo in queste ore con le forze israeliane che hanno sigillato la città palestinese di Hebron in Cisgiordania, peraltro da giorni sottoposta a coprifuoco. Anche per questo mi identifico completamente con la reazione che il presidente palestinese, Abu Mazen, ha avuto davanti al sequestro dei tre ragazzi israeliani, condannandolo come un «evento terribile» guardando anche alle «conseguenze che potrà avere» allontanando ancora una volta la speranza di pace per questa terra dove si confrontano le ragioni, entrambe legittime, di israeliani e palestinesi. 
Leggi tutto: La pace è più lontana di Abraham B. Yehoshu

I frati della Basilica di San Francesco d'Assisi auspicano affinché terminino questi atti di barbarie e di violenza. La pace va coltivata giorno dopo giorno, siate strumento di pace. 
Rinnoviamo presso la tomba di San Francesco la preghiera che aprì l'incontro per la pace in medio oriente:
Leggi tutto: Israele: uccisi i tre ragazzi rapiti

Vedi anche il nostro post precedente: