lunedì 5 maggio 2014

Papa Francesco 4 maggio 2014: Messa nella chiesa di San Stanislao e Regina Coeli (testi e video)


La piccola ma viva comunità polacca di Roma ha ricevuto la visita di Papa Francesco. L’emozione per l’incontro con il Pontefice era chiaramente visibile sui volti di chi ha partecipato alla Messa. D’altronde è fresco il ricordo della canonizzazione, solo una settimana fa, di Giovanni Paolo II.
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Nel brano degli Atti degli Apostoli (At 2, 14a. 22-33) abbiamo ascoltato la voce di Pietro, che annuncia con forza la risurrezione di Gesù; Pietro è testimone della speranza che è in Cristo e nella seconda Lettura (1 Pt 1, 17-21) è ancora Pietro che conferma i fedeli nella fede in Cristo scrivendo: «voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio». Pietro è il punto di riferimento saldo della comunità perché è fondato sulla roccia che è Cristo. Così è stato Giovanni Paolo II, vera pietra ancorata alla grande Roccia. 
Una settimana dopo la canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, ci siamo radunati in questa chiesa dei polacchi in Roma per ringraziare il Signore del dono del Santo Vescovo di Roma figlio della vostra nazione. In questa chiesa dove egli è venuto più di 80 volte, è sempre venuto qui nei diversi momenti della sua vita e della vita della Polonia. Nei momenti di tristezza e di abbattimento, quando tutto sembrava perduto, egli non perdeva la speranza, perché la sua fede e la sua speranza erano fisse in Dio...
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Cari fratelli e sorelle buongiorno!
il Vangelo di questa domenica (Lc 24,13-35), che è la terza domenica di Pasqua, è quello dei discepoli di Emmaus. Questi erano due discepoli di Gesù, i quali, dopo la sua morte e passato il sabato, lasciano Gerusalemme e ritornano, tristi e abbattuti, verso il loro villaggio, chiamato appunto Emmaus. Lungo la strada Gesù risorto si affiancò ad essi, ma loro non lo riconobbero. Vedendoli così tristi, Egli dapprima li aiutò a capire che la passione e la morte del Messia erano previste nel disegno di Dio e preannunciate nelle Sacre Scritture; e così riaccese un fuoco di speranza nei loro cuori.
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Preghiamo anche per i defunti a causa dell’enorme frana che si è abbattuta due giorni fa su un villaggio dell’Afghanistan. Dio Onnipotente, che conosce il nome di ognuno di loro, accolga tutti nella sua pace; e dia ai superstiti la forza di andare avanti, con il sostegno di quanti si adopereranno per alleviare le loro sofferenze.
Cari fratelli e sorelle,
oggi è la Giornata Nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha per tema "Con i giovani, protagonisti del futuro". Bel tema! Quanti giovani ci sono qui oggi? Quanti? Voi siete protagonisti del futuro! Voi siete entrati nel futuro, nella storia. E’ questo il tema di oggi. Prego per questa grande Università, perché sia fedele alla sua missione originaria e aggiornata al mondo attuale. A Dio piacendo mi recherò presto a visitare qui a Roma la Facoltà di Medicina e Chirurgia e il Policlinico "Gemelli", che compie 50 anni di vita e appartiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Saluto tutti voi, fedeli romani e pellegrini! ...
Saluto l’Associazione "Meter", che da quasi vent’anni lotta contro ogni forma di abuso sui minori. Grazie per il vostro impegno! Come pure i partecipanti alla Marcia per la Vita, che quest’anno ha un carattere internazionale ed ecumenico. A "Meter" e ai partecipanti alla Marcia della Vita tanti auguri e avanti, e lavorare su questo!
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A tutti voi auguro una buona domenica. Buon pranzo e arrivederci!

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