domenica 20 aprile 2014

"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n. 21/2013-2014 (A) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione sul Vangelo
di Santino Coppolino










"Il primo giorno dopo il Sabato" è il giorno della nuova creazione, della creazione dell'uomo nuovo, Figlio dell'uomo e Figlio di Dio. E' il primo giorno della settimana, che è diventato il giorno del Signore: la Domenica. Ed il sepolcro è vuoto, presupposto della nostra fede, che ha come fine dell'uomo non la morte, ma la resurrezione.  "Se Cristo non è stato risuscitato dai morti, allora è vuoto il nostro annuncio e vuota anche la vostra fede", dice l'apostolo Paolo ai Corinzi (1Cor 15,14). E' per la vita che siamo stati creati e il limite del suo tempo non è la fine di tutto ma la comunione con il suo Principio. La morte non è un male, piuttosto è il nostro modo di concepirla che ci avvelena l'esistenza, il pungiglione che non ci dà tregua, affermiamo di credere in Gesù il Vivente, il Risorto, ma di fatto siamo ancora immersi, come Maria di Magdala, nel buio delle nostre paure. L'evangelista vuole allora comunicarci che l'esperienza del Risorto non è un privilegio concesso solo a coloro che 2000 anni fa lo hanno veduto, ma una possibilità che è per tutti coloro che credono in lui. Giovanni afferma che tutti possiamo incontrare Gesù, il Vivente, solo se ci poniamo in ascolto obbediente della sua Parola, la accogliamo, lasciamo che essa illumini le nostre tenebre, che trasformi la nostra vita, perché anche noi possiamo riflettere la luce del Crocifisso Risorto, vivo e vivificante nella nostra esistenza.