III Domenica Tempo Ordinario (ANNO A)
26.01.2014
Omelia di P.Gregorio Battaglia
Fraternità Carmelitana
di Pozzo di Pozzo di Gotto
Nella pagina del Vangelo che abbiamo ascoltato Gesù inizia il suo ministero pubblico e la prima cosa che dice è "Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino"...
Prima del Vangelo noi ci segniamo la fronte, la bocca e il petto; come il sacerdote ognuno di noi dovrebbe dire "la Tua Parola sia nella mia mente, sulla mia bocca e nel mio cuore" perché è un programma di vita, perché così dovremmo imparare a vivere la nostra giornata...
Una parola al centro della pagina che abbiamo ascoltato era "una luce si è levata" e si è levata in una realtà che sa di tenebra, di ombra di morte e la cosa bella è sentirci dire che Dio non è stanco di noi... non si è stancato nel passato, non si stanca oggi e non si stancherà nemmeno domani perché è più cocciuto di noi, noi siamo cocciuti nel male, ma Lui è più forte di noi...
Lui ci vuole parlare di Dio Padre, quasi a risvegliare dentro di noi questo desiderio di riscoprire questo legame nostro con Lui. Dio non è soltanto quell'essere lontano, è nostro Padre ed ha il desiderio di esercitare questa paternità su di noi, vuole che noi alziamo lo sguardo e ritroviamo il gusto di dirgli con Gesù "Papà nostro", ma poter dire Papà nostro significa anche incamminarci per quella strada che Lui vuole che noi abbracciamo.
E quale padre non desidera che i suoi figli si guardino tra loro e scoprano di essere fatti l'uno per l'altro?...
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