sabato 5 ottobre 2013

Per non dimenticare Annalena Tonelli, martire della carità cristiana



Annalena Tonelli

“martire della carità cristiana”




Innamorata dei poveri, curava gli ammalati e cucinava nei bidoni di benzina. Nella sua vita di missionaria laica sfuggiva comodità e riconoscimenti. Unica concessione: un caffè
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Annalena Tonelli non ha mai amato parlare di sé.ha vissuto in silenzio la radicalità evangelica per 35 anni in terra mussulmana.
Al pressante invito del Vaticano in occasione di un convegno sul volontariato -30 Novembre 2001- ha risposto con la testimonianza che segue.
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Proponiamo di seguito la recensione di Gerolamo Fazzini alla sua biografia «Io sono nessuno»

... Di Annalena, del suo oscuro ma fecondo magistero, della sua testimonianza silenziosa ed eloquente, tanti hanno saputo solo in occasione della morte, quando persino su giornali laici vennero pubblicati brani del suo testamento spirituale. Ora, grazie al lavoro di due giornalisti, Miela Fagiolo D'Attilia e Roberto Zanini, la statura spirituale di questa donna si può misurare più compiutamente, grazie a un libro che porta come titolo proprio quell'emblematica carta d'identità: Io sono nessuno (San Paolo, pagine 222, euro 14). Un libro che, oltre a ripercorrere l'intensa esistenza della Tonelli, ne propone una raccolta ragionata di scritti.
Pagine dalle quali emerge in tutta la sua freschezza la scelta di Annalena di «gridare il Vangelo con la vita», sulla scia di De Foucauld. Una scelta che ha portato Annalena a "sposare" i suoi somali, facendosi carico anche delle diffidenze e dei pericoli...
Il paradosso è che a capire in profondità il segreto di quella donna umile è stato proprio un vecchio capo musulmano. «Noi musulmani abbiamo la fede - confidò una volta alla missionaria italiana - voi l'amore».

Sempre di Gerolamo Fazzini la recensione alla recente pubblicazione "Lettere dal Kenya 1969-1985"

«Volevo seguire solo Gesù Cristo. Null’altro mi interessava così fortemente: Lui e i poveri in Lui. Per Lui feci una scelta di povertà radicale». Credo di non esagerare nel definire una delle più alte pagine spirituali del nostro tempo il "testamento" di Annalena Tonelli, volontaria laica di Forlì uccisa in Somalia all’età di 60 anni, il 5 ottobre 2003. 
Ora, a dieci esatti anni dalla morte, le Edizioni Dehoniane di Bologna ci mettono in mano un’altra preziosa raccolta di scritti di questo straordinario personaggio, un’autentica «santa anonima» di oggi. Si tratta di Lettere dal Kenya 1969-1985 (pp. 368, euro 15), relative, dunque, alla lunga stagione missionaria di questa donna che diceva di sé: «Vivo a servizio senza un nome, senza la sicurezza di un ordine religioso, senza appartenere a nessuna organizzazione, senza uno stipendio». 
Leggendole è possibile ricostruire, passo dopo passo, l’immersione di Annalena Tonelli nella realtà africana, affascinante e contraddittoria...

Vedi anche il nostro precedente post:
Ricordo di Annalena Tonelli, invisibile missionaria della carità, nell'ottavo anniversario della sua morte