venerdì 18 ottobre 2013

JESUS, ottobre 2013 Caro Diogneto - 58 di ENZO BIANCHI - IL PRIMATO DELLA COSCIENZA

JESUS, ottobre 2013

Caro Diogneto - 58
Rubrica di ENZO BIANCHI


IL PRIMATO DELLA COSCIENZA


Nella lettera aperta di risposta a Eugenio Scalfari, papa Francesco ha affermato: “La questione per chi non crede in Dio sta nell’obbedire alla propria coscienza. Il peccato, anche per chi non ha la fede, c’è quando si va contro la coscienza. Ascoltare e obbedire a essa significa, infatti, decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene o come male. E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire”. Parole che hanno suscitato qua e là sorpresa, come fossero una novità nel pensiero cristiano. Invero, così il Vaticano II raccoglie esplicita la consapevolezza ecclesiale: “La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli è solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità. Tramite la coscienza si fa conoscere in modo mirabile quella legge che trova il suo compimento nell’amore di Dio e del prossimo” (GS 16). Affermazioni approfondite e ribadite da allora in diverse occasioni anche dal magistero papale.
La coscienza è la voce di Dio in ogni essere umano creato a sua immagine e somiglianza (cf. Gen 1,26-27),capax boni et capax mali. Sicché per ogni persona il criterio ultimo e definitivo del proprio pensare, parlare e agire scaturisce dalla coscienza. Ma se la coscienza fosse erronea? ...