martedì 17 settembre 2013

LETTERA DI INIZIO ANNO di Alessandro D’Avenia "C’eri una volta tu"



LETTERA DI INIZIO ANNO
C’eri una volta tu

di Alessandro D'Avenia



Ragazzo che ti abbatti sul banco come una balena spiaggiata, con quegli occhi annebbiati dalla noia e dalla forza ingabbiata in una stanza per cinque ore, che dobbiamo fare tu e io di quest’anno scolastico? Ragazza tutta in fioritura assetata di essere vista, guardata, amata, dal cervello mai in pace, con le orecchie a caccia di qualcosa che possa servirti ad essere felice, che dobbiamo fare tu e io di quest’anno scolastico? Che ne sapete voi due adesso dell’io di domani?
Che ne sapete voi due dell’amore che cercate? Che ne sapete voi due del senso da dare alla vita se state scoprendo adesso che la vita ha un senso, si inarca, si stira, si tende dentro di voi come neanche voi sapete come, ma con tutto il dolore del caso. Ragazzo dalla maschera inespressiva, incapace di raccontare i tuoi sentimenti se non nascondendoli dietro uno strato di spacciata sicurezza, che dobbiamo farne di queste lezioni di italiano?
Ragazza dalla maschera fin troppo espressiva, con quel trucco che dovrebbe segnalare quanto sei bella e segnala quanto hai paura di essere fragile, che dobbiamo farne di Catullo, Virgilio e Dante?
A che mai ci servirà passare centinaia di ore insieme a parlare di bellezza, dolore, amore, futuro, passato, presente, parole, terra, pelle, occhi, cervello, cuore, dita, occhi, orecchie e del che farci con tutte queste cose di cui la vita ci ha dotato senza il nostro permesso?
Come si fa, ragazzo, ragazza, a raggiungerti dove te ne stai rintanato? Come si fa a metterti sotto gli occhi quella bellezza unica e in costruzione che cerchi a tutti i costi di nascondere tanto fa male non esserle all’altezza? Come si fa a spiegarti che tra gli 80 miliardi di esseri umani che hanno calpestato il suolo non ce n’è uno o una come te? Come si fa a farti credere che sei la tua biografia, ma che sei soprattutto la tua autobiografia? Come posso io insegnante mostrarti sulla mappa geografica del desiderio che le terre di tua conquista sono ancora da scoprire? Come posso aiutarti a costruire il mezzo migliore per raggiungerle? Come faccio a sapere se sei fatto o fatta per una nave, per una bicicletta o per andare a piedi?...

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