Non si ferma l'ondata di sbarchi sulle nostre coste: seicento immigrati sono stati tratti in salvo a Ferragosto in Calabria e Sicilia; tra loro anche diverse donne e bambini. Ma insieme ai nuovi arrivi cresce anche la solidarietà: come quella di un gruppo di bagnanti che nel siracusano ha aiutato la guardia costiera a trarre in salvo 160 migranti, tra cui diverse donne incinte e una cinquantina di bambini, quasi tutti sotto i tre anni. Un gesto molto apprezzato dal Capo dello Stato, che dopo aver visto le riprese televisive di quel salvataggio, ha parlato di immagini che ''fanno onore all'Italia''.
«Le immagini trasmesse ieri dalla Tv delle decine di bagnanti, sulla spiaggia di Morghella - Pachino, che si sono spinti generosamente in mare per aiutare profughi provenienti dalla Siria, in gran parte bambini, a raggiungere la riva mettendosi in salvo, sono di quelle che fanno onore all'Italia». È quanto scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota diffusa all'indomani dello sbarco di 160 profughi sulla spiaggia del siracusano.
Scene che rendono onore al nostro Paese, prosegue Napolitano nella dichiarazione diffusa dal Quirinale, «perchè mostrano come, di fronte alla tragedia, quotidianamente vissuta a Lampedusa e altrove, di quanti cercano asilo fuggendo da guerre e persecuzioni, prevalga negli italiani un senso di umanità e solidarietà più forte di ogni pregiudizio e paura».
Complessivamente nella giornata di Ferragosto sono stati soccorsi circa 600 immigrati (tra cui molte donne e bambini) tra Sicilia e Calabria...
Troppe volte abbiamo visto le foto di bagnanti che condividono la spiaggia con il corpo senza vita di qualche disperato che attende soltanto l’estrema unzione “laica” del medico legale per essere portato via. Tutte le volte ci siamo indignati per l’indifferenza di quei vacanzieri che sono rimasti lì nient’affatto turbati. Nel giorno di Ferragosto, sulla spiaggia di Morghella, a Pachino (Siracusa), un gruppo di persone ha dimostrato che non tutti i bagnanti sono uguali. Davanti a un barcone carico di donne e bambini in fuga dalla schiavitù del terzo mondo, si sono subito dati da fare per portarli a riva dando supporto alla Guardia costiera...
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Tre bambini in tenerissima età, undici donne di cui due in stato interessante e poi 86 uomini originari di Nigeria, Ghana, Pakistan, Afghanistan. Sono arrivati a Trapani e sono stati alloggiati le donne e i bambini nel Cara di Salinagrande, gli uomini nella palestra di una scuola elementare nei pressi del Porto peschereccio. Sono in buone condizioni di salute, certo il loro è stato un viaggio lunghissimo...
«Questo popolo ha dato un esempio di comprensione e di solidarietà umana ad un’Europa dove ancora ci sono molti pregiudizi nei confronti dell’immigrazione e di quello che rappresenta». Mario Vargas Llosa il Nobel per la letteratura ce lo ha in tasca da tre anni. E ieri lo scrittore peruviano si è unito a quanti invocano il premio per la Pace all’isola di Lampedusa.
Intanto, continuano a sbarcare. E a Lampedusa (come a Siracusa, a Catania, ad Agrigento e nella Locride), c’è chi ormai veglia le coste sapendo che, presto o tardi, ci sarà da sfidare l’alta marea per portare a riva quanti rischiano di spiaggiarsi per sempre. Una dozzina i morti solo nella scorsa settimana; ventimila negli ultimi dieci anni...
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