martedì 16 luglio 2013

L'ultima mail di Andrew Pochter, ucciso in Egitto

"L'Egitto è pericoloso in questo momento, perché il Paese sta vivendo le conseguenze di una grande rivoluzione politica". Così Andrew Pochter, 21enne americano, descrive la situazione egiziana in una mail inviata ad un ragazzino, Justin, a cui aveva fatto da tutor. Certo non poteva immaginare che, solo poche ore dopo aver scritto la lettera, la violenza che sta attraversando le principali città d'Egitto l'avrebbe ucciso.

Andrew Pochter, originario del Maryland, si trovava in Egitto per compiere uno stage con un organizzazione umanitaria no - profit, con l'intento di insegnare l'inglese ai bambini egiziani tra i 7 e gli 8 anni di età. La passione del ragazzo americano per l'insegnamento e l'aiuto ai bambini più sfortunati era cominciata quando ancora si trovava in patria, una passione cominciata a 16 anni, svolgendo l'attività di tutor in alcuni campi estivi. Proprio durante uno di questi, frequentati per 5 estati di fila, il 21 aveva conosciuto Justin, il destinatario della sua ultima mail. Pochter, durante la sua lettera virtuale, scrive parole sagge, consapevoli. Consiglia al ragazzino, reduce da un successo scolastico, di non smettere mai di essere curioso per " le cose belle della vita. Fai escursioni nei boschi, canyon e montagne, vai a pesca e abbandona la vita di città se puoi. Circondati di buoni amici. Innamorati di qualcuno. Respira la vita ogni giorno come se fosse la prima volta. Trova qualcosa che ti piace fare e non smettere mai di farla."
La mail, pubblicata dal Washington Post, ha scosso gli animi degli americani, contribuendo ad aumentare la commozione attorno a quanto successo ad Andrew Pochter. Il ragazzo, poche ore dopo aver scritto la sua lettera a Justin, è stato accoltellato a morte il 28 di giugno, durante una manifestazione ad Alessandria, la seconda città egiziana. Ad ucciderlo è stato un manifestante, senza apparente motivo...