La parola «solidarietà» non deve spaventare i cristiani, che anzi devono avere ben presente il principio della condivisione: «quel poco che abbiamo» se «condiviso diventa ricchezza».
“Questa sera siamo noi la folla del Vangelo, anche noi cerchiamo di seguire Gesù per ascoltarlo, per entrare in comunione con Lui nell’Eucaristia, per accompagnarlo e perché ci accompagni”. Papa Francesco parla alla moltitudine accorsa a San Giovanni in Laterano per la Messa del Corpus Domini e per la processione fino a Santa Maria Maggiore. Le tre parole che scandisce nella sua omelia sono “sequela, comunione, condivisione”. Parole che nascono dall’ascolto del Vangelo di Luca che racconta la moltiplicazione dei pani per dare da mangiare alla folla...
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A piedi e a capo scoperto, Papa Francesco ha guidato oggi per la prima volta la processione del Corpus Domini, che è partita da piazza San Giovanni, lungo la via Merulana per raggiungere la Basilica di Santa Maria Maggiore.
Il camion altare con l'ostensorio - sul quale prendeva posto Benedetto XVI e che era entrato in servizio negli ultimi anni del Pontificato di Giovanni Paolo II - precedeva il Pontefice che non vi è salito, lasciando l'inginocchiatoio a un giovane diacono. Francesco indossava un semplice piviale e passava tra due ali di folla, trattenuta dalle transenne.
Precedevano il Santissimo, la Croce astile portata dai ministranti con le candele, e, nell'ordine, le confraternite e i sodalizi, i cavalieri del Santo Sepolcro e quelli di Malta, religiose, religiosi, sacerdoti e diaconi, i parroci di Roma, i canonici lateranensi, cappellani e prelati, vescovi, arcivescovi e cardinali, i bambini della prima comunione, 4 turiferai con due navicelle con l'incenso, e sei ministranti con le torce.
Con la sua caratteristica andatura, ma senza mostrare particolare affaticamento, Francesco ha proceduto proprio sulla linea spartitraffico che divideva in due corsie la via Merulana. Accanto a lui il maestro delle cerimonie, monsignor Guido Marini, e altri cerimonieri. Cardinali e vescovi invece ai lati della strada, ognuno portando una candela.
Dopo il passaggio del Pontefice le transenne sono state aperte in modo che la gente potesse seguirlo verso Santa Maria Maggiore. Ed è stata impressionante l'immagine della folla dei fedeli in marcia dietro al camion altare e a Francesco. Il camion altare aveva la targa "Scv 1" che è quella delle vetture papali.
"Il numero uno, così, tocca davvero al padrone di casa, Gesù", ha commentato il direttore di TV2000, Dino Boffo, alludendo al fatto che anche stasera per uscire dal Vaticano Papa Bergoglio ha utilizzato una normale vettura della Gendarmeria e non la Mercedes targata appunto "Scv 1" che gli competerebbe.
Giunto a piedi alla Basilica di Santa Maria Maggiore, Papa Francesco ha impartito la benedizione eucaristica alzando l'Ostensorio che era stato poco prima posato su un altare, all'esterno della chiesa, dal diacono sceso con il Santissimo dal camion-altare sul quale il nuovo Pontefice, a differenza dei predecessori, non è mai salito.
La piazza era gremita da una folla impressionante, come tutta via Merulana, dove man mano, subito dopo il passaggio del Papa, venivano tolte le transenne per consentire alla gente di seguirlo aggiungendosi alla processione partita da piazza San Giovanni al termine della messa del Corpus Domini.
Dopo la benedizione, Francesco si è fermato a pregare davanti all'icona di Maria "Salus Populi Romani", la più venerata nella capitale tra le icone della Vergine e la cui 'casa' è proprio la Basilica liberiana.
L'icona è quella davanti a cui Bergoglio volle inginocchiarsi in preghiera già poche ore dopo essere stato eletto Pontefice, uscendo l'indomani dal Vaticano e raggiungendo Santa Maria Maggiore, e questa sera era stata ugualmente posta all'esterno in attesa dell'arrivo della processione
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