lunedì 17 giugno 2013

Enzo Bianchi, “I vescovi stiano fuori dalla politica”


“Che siano matrimoni gay o divorzio, la religione maggioritaria non imponga la sua etica a tutti”

Non ci sarà mai uno scontro di civiltà come profetizzato alla fine degli anni ’90, tra Islam e cristianesimo, ad esempio. Piuttosto, «uno scontro di etiche interno alle stesse comunità». Ne è convinto Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose. Il monaco parla dal palco della conferenza organizzata da Reset Dialogues all’interno di un ciclo di incontri dedicato al dialogo tra culture (Parole e idee per un mondo plurale).
«Uno scontro tra etiche è già in corso da tempo in Italia e ne portiamo il peso». Il riferimento è all’ultimo dei temi su cui il Paese dibatte: le unioni tra persone dello stesso sesso. Il priore di Bose, noto per avere posizioni a volte contrastanti rispetto alla Chiesa di Roma, non usa il palco per dire quello che è giusto o meno giusto fare. Tutt’altro. Suggerisce piuttosto il modo in cui crede che questo scontro vada affrontato. E il modo è un monito alla stessa Chiesa di cui è parte.