domenica 19 maggio 2013

Lectio del Vangelo della domenica a cura di fr. Egidio Palumbo


Lectio del Vangelo 
della domenica

a cura di 
fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)


PENTECOSTE - anno C - 19-5-2013

1. Con la Pentecoste l’itinerario mistagogico del tempo pasquale volge al suo termine e nello stesso tempo raggiunge la sua pienezza. La Pentecoste, infatti, è il compimento della Pasqua, poiché è il dono dello Spirito, e lo Spirito porta a compimento la Pasqua. 

“Pentecoste”, lo sappiamo, significa “cinquanta giorni”: è una solennità liturgica che la Chiesa celebra a cinquanta giorni della Pasqua (prima lettura: At 1,1-11). In origine era una festa agricola – festa delle mietitura o delle settimane – per ringraziare Dio dei frutti della terra, poiché la terra è dono Suo. In seguito divenne la festa della rinnovazione dell’Alleanza e quindi del dono della Torah, donato come insegnamento, orientamento, guida di vita per il popolo di Dio. 

I cristiani hanno recepito da Israele il valore di questa festa, rivivendola alla luce della Pasqua del Signore Gesù. Per i cristiani la Pentecoste celebra il dono dello Spirito: questi è il frutto più bello e più vero della Pasqua, è il nostro Maestro Interiore che ci orienta e ci guida nel discernimento e ci insegna a camminare sulle vie del Vangelo e sulle vie di Gesù. 


2. La pagina del vangelo (Gv 14,15-16.23b-26) – un breve passaggio del grande discorso testamentario di Gesù nell’Ultima Cena – indica le due funzioni dello Spirito che Gesù promette ai suoi discepoli: 

insegnare, ovvero aiutare ad assimilare il vangelo di Gesù e il suo stile di vita; 

ricordare, ovvero aiutare ad attualizzare nel nostro oggi il vangelo di Gesù, far sì che la Parola di Gesù diventi nella vita dei credenti una Parola viva che risuoni e parli nell’oggi della storia. 

Lo Spirito, detto qui il Paraclito, cioè “colui che è chiamato a stare accanto”, aiuta ad interiorizzare in noi la presenza di Gesù, affinché ogni cristiano – come dicevano i padri della chiesa nelle loro catechesi mistagogiche – diventi realmente “un altro Cristo”. Perciò l’apostolo Paolo (seconda lettura: Rm 8,8-17) ci ricorda che lo Spirito Santo, donandoci lo Spirito di Cristo, ci libera da ogni forma di egocentrismo – il «dominio della carne» – e ci costituisce figli nel Figlio, persone che imparano a vivere secondo lo stile di vita di Gesù.
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