giovedì 11 aprile 2013

L'attualità della "Pacem in Terris" 50 anni dopo

L’11 aprile del 1963 – dopo essere stata firmata la mattina del 9 davanti alle telecamere e ai fotografi in una cerimonia pubblica che, scardinando un protocollo secolare, contribuì alla sua diffusione planetaria – venne pubblicata la Pacem in terris di Giovanni XXIII...
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La “Pacem in Terris”, l’ultima enciclica di Angelo Roncalli, scritta quando già il male che minava il Papa stava giungendo al suo punto finale, rappresenta il grido del cuore del “Papa Buono”. E forse il ricordo più esatto del significato di quel documento lo ha dato, un anno fa, Benedetto XVI: “Al culmine della guerra fredda, quando il mondo stava ancora venendo a patti con la minaccia costituita dall'esistenza e dalla proliferazione di armi di distruzione di massa, Papa Giovanni scrisse quella che è stata definita "una lettera aperta al mondo". Era un appello sentito di un grande Pastore, vicino al termine della propria vita, affinché la causa della pace e della giustizia venisse promossa con vigore in ogni settore della società, a livello nazionale e internazionale”.
La Pacem in terris è stata pubblicato l’11 aprile del 1963...
Le encicliche sono un genere letterario votato, nella gran parte dei casi, all’oblio. Anche perché spesso la loro compilazione risponde a necessità o situazioni contingenti. Questo destino non sembra però riguardare la Pacem in terris, la cui attualità non sembra toccata dal mezzo secolo di vita.
Il documento offre quattro linee principali per procedere sulla via della pace. La centralità della persona inviolabile nei suoi diritti; l'universalismo del bene comune; il fondamento morale della politica; la forza della ragione e il faro della fede...
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L'Accademia Pontificia di Scienze Sociali si è riunita in questi giorni a Roma per discutere, durante la sua diciottesima sessione plenaria, del contributo apportato dall'enciclica "Pacem in Terris" alla dottrina sociale della Chiesa, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua pubblicazione .
Nel pieno apogeo della Guerra Fredda, quando l' opinione pubblica si domandava come affrontare la proliferazione di armi di distruzione di massa, Papa Giovanni XXIII scrisse una "lettera aperta al mondo"; un " richiamo incalzante (...) per promuovere in tutti gli ambiti sociali, nazionali e internazionali le cause di pace e giustizia". Così lo ha ricordato Benedetto XVI ...

Nel messaggio per la quarantaseiesima giornata della pace, il 1° gennaio 2013, Benedetto XVI ricordando la ricorrenza del cinquantesimo dell’enciclica Pacem in terris, ha ripreso la tesi fondamentale di questo documento, e cioè che condizione della pace sia lo stabilirsi di condizioni di verità, giustizia e amore. Per la tradizione cristiana infatti pace non significa solo assenza di guerra fra le nazioni, ma armoniosa convivenza fra tutti gli esseri umani, e di ciascuno con se stesso...