venerdì 26 aprile 2013

Il fascino dell'occulto e la religiosità malata

Un giro d'affari di 6 miliardi di euro all'anno gestito da circa 120mila operatori. 12,5 milioni gli italiani che si rivolgono a guaritori e fattucchiere. Per il vescovo Nunnari si tratta di religiosità "malata" mentre il domenicano p. Dermine parla di "tecnologia spirituale". E lo studioso Introvigne richiama "l'esperienza del potere". La testimonianza di chi ne è uscito

Ogni anno oltre 12,5 milioni di italiani, 35mila persone al giorno, vengono conquistati dal fascino dell’occultismo. Si rivolgono a sensitivi, veggenti, guaritori con la speranza di poter risolvere i loro problemi, chiedere consigli o conoscere il proprio futuro. Un giro d’affari quantificati attorno ai 6 miliardi di euro gestito da circa 120mila operatori. In Calabria il volume di affari si aggira intorno ai 15milioni. Di questi dati - relativi al 2011 e diffusi dal rapporto “Magia e occultismo 2011” del Telefono Antiplagio di European Consumers - si è parlato il 24 aprile a Paola (Cs) durante il convegno “La religiosità malata: tra fede e magia, esoterismo, occultismo” promosso dalla Forania Marina della diocesi di Cosenza-Bisignano.
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Un esercito di guaritori, cartomanti, spiritisti, parapsicologi, occultisti, che si avvale anche del web. Sembra che questo mondo sia temuto e intoccabile. Ma il cristiano non può tacere

“Maghi e tarocchi non vi salvano. Lo fa Gesù”. Con queste parole pochi giorni fa Papa Francesco ha ricordato ai cristiani che solo il nome di Cristo è in grado di salvare l’uomo, in una realtà piena di falsi salvatori e di persone che, per risolvere i loro problemi, ricorrono a maghi, tarocchi e ciarlatani. Il Santo Padre, fin dai primi giorni del suo pontificato, ha parlato in diverse occasioni della presenza del maligno nel mondo, indicando all’uomo la strada per fuggire dalle sue seduzioni ed inganni.